giovedì 7 gennaio 2010

Rifugi, bivacchi, ricoveri, ripari e locande di montagna


Nel web troviamo con facilità elenchi di rifugi per zona geografica o club di appartenenza; non è invece facile vederli rappresentati sul territorio, tipo Google Earth o Google Maps.
Da qualche tempo ho cominciato a popolare una mappa di Google con i waypoints di rifugi, bivacchi, malghe, casere, ricoveri e ripari utili all'escursionista.
Ma - dopo i primi due o trecento waypoints - ho capito che solo in una pagina web dedicata sarebbe stato possibile vederli tutti assieme.
Così ho pubblicato all'indirizzo http://www.cipputi.it/rifugi/ tutte le pagine su una sola schermata. Il caricamento è più lento, ma è possibile vedere tutti i marcatori in una scheramta unica; zoomando ci si avvicina alla zona interessata e i marcatori "vengono fuori".
Il colore ne annuncia la natura: arancio per i rifugi, giallo per i bivacchi, giallino per i bivacchi spartani, bianco per ricoveri d'emergenza, grigio per i punti di appoggio come locande, alberghetti, etc. Ogni marcatore contiene una immagine e uno o più link a siti web già esistententi, così da rendere subito disponibili i dati aggiornati relativi a quella specifica struttura. Chi vuole contribuire è caldamente invitato a farlo: segnalazioni e/o fotografie possono essere inviate al mio indirizzo fausto@cipputi.it e da parte mia mi impegno a rispondere!

3 commenti:

  1. Attenzione: con il 2014 Google ha disabilitato il widget che ho usato per la mappa dei rifugi. Per farla breve: adesso bisogna usare la mappe di Google Maps,che però supportano solo 199 segnaposti alla volta. Ho cominciato un lento lavoro di riconversione frazionata, cominciando dalla zona dei Lagorai, visitabile cliccando "Rifugi, bivacchi e malghe dei Lagorai" tra le pagine del blog.

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    Risposte

    1. Emanuele Tacconi
      18:33 (7 minuti fa)
      a fausto

      Buonasera.
      La contatto per chiederle un'informazione circa la dotazione presente a Malga Valletta Alta. Siamo un gruppo di tre appassionati di bivacchi e abbiamo scoperto questa malga spulciando sul suo blog. Le volevo chiedere quindi se il gas fosse funzionante e se fossero presenti pentole (che, in caso contrario, ci portiamo il fornellino a gas).
      La ringrazio di cuore, anche per il suo lavoro di divulgazione.
      Cordiali saluti
      Emanuele Tacconi

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    2. Caro Emanuele, va compreso che queste strutture sono sempre frutto della dedizione delle persone che in quel territorio ci sono nate e ci abitano. Per questo le loro dotazioni possono variare di anno in anno. In montagna la regola é sempre "autosufficienza". Quindi sì, portatevi il fornellino con le cartucce del gas.

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