lunedì 11 gennaio 2021

La ferrovia elettrica Trento-Malè, una meraviglia della tecnica negli anni della belle époque

E' stata costruita sotto l’Impero Austro-Ungarico e nel 1907, quando fu inaugurata, era la più lunga ferrovia elettrifica dell'Impero asburgico.
"Ci metteva 4 ore a percorrere 60 Km!. Forse è per la sua velocità che la gente del posto la chiamava “la vaca nonesa”, o forse per il suono delle sue trombe. La motrice aveva caratteristiche omogenee agli altri mezzi dell'epoca: due pantografi ad archetto, cassa in doghe di legno e ambiente con panche pure in legno. Spartana, ma elegante. Al centro era presente un bagagliaio abbastanza voluminoso che separa due scompartimenti di prima e terza classe." (dal sito web scalann.wordpress.com)
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Oltra alla motrice passeggeri, c'era anche una motrice merci, destinata al servizio commerciale.

















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Le fermate principali erano a Mezzolombardo (nella foto) e Mezzocorona, con le sue due stazioni (Borgata e Ferrovia, la seconda vicino alla stazione delle FS). Tra Mezzolombardo e Mezzocorona il binario è a doppio scartamento, quindi a tre rotaie: un raccordo ferroviario utilizza il tracciato della tramvia (che ha uno scartamento di 1000 mm) anche per il trasporto merci a scartamento normale. Il raccordo era chiamato dai locali “La Retta” o anche la “Ferratela”.


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Anche a Lavis, come a Mezzolombardo, il tracciato ferroviario attraversava il centro del paese, assumendo l'aspetto di una tramvia.
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Da Gardolo fino a due km circa dal capolinea il binario diventerà, negli anni ’70, a doppio scartamento per via di un raccordo industriale con la fabbrica della Ignis Elettrodomestici. L’ingresso in città avviene in parte in sede stradale e la linea si attesta alla stazione di Trento Torre Verde, un bel fabbricato di un solo piano ora scomparso.
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La stazione Torre Verde, capolinea della Trento-Malè fino agli inizi degli anni Sessanta, quando venne spostata in Piazza Centa. Per un'inquadramento storico più ampio vedi anche il sito ilmulo.it.
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La storica "vaca nonesa" affiancata dai vagoni entrati in servizio con la ristrutturazione del 1962, che spostò la stazione di Trento da Torre Verde alla meno centrale Piazza Centa.
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L'aspetto attuale del materiale rotabile della "vaca nonesa". Nel 1995 la stazione di Trento fu nuovamente sposta, stavolta da Piazza Centa venne portata dentro l'areale della stazione FS. La linea, inoltre é stata più volte prolungata oltre Malè ed attualmente giunge fino alla stazione di Marilleva, nel comune solandro di Mezzana.a.
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La locandina del 1909 che ne annunciava l'entrata in servizio.
Caratteristiche del tracciato della Ferrovia Elettrica Trento Malé:
👉la linea aggiornata negli anni cinquanta è una ferrovia a binario singolo a scartamento metrico (da 1000 mm). La trazione è elettrica a 3000 V in corrente continua. Le rotaie sono di tipo Vignoles da 50 kg/m, posate su traverse biblocco système Vagneux con attacchi Nabla.
👉Il tratto tra Trento e Gardolo è a doppio scartamento a tre rotaie per permettere il transito di convogli merci a scartamento ordinario da 1435 mm tra la ferrovia del Brennero e l'ex stabilimento della Ignis.
👉Il tracciato ha una pendenza massima del 50 per mille, mentre il raggio di curvatura minimo è di 80 metri. Presenta ventitré ponti, il più lungo dei quali misura 456 m. Il ponte di Santa Giustina, sul greto del Noce è lungo 78 metri ed alto 140 metri. È stato realizzato nel 1959 e all'epoca era il più alto ponte ferroviario del mondo.
👉Le gallerie sono dodici, per una lunghezza totale di 4710 m. Vi sono diciotto passaggi a livello, alcuni dei quali sono in via di eliminazione grazie all'opera di interramento della ferrovia tra gli abitati di Zambana e Lavis. Lungo il percorso sono presenti ventuno stazioni e fermate.
👉La velocità massima dei convogli è di 90 km/h.

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