mercoledì 19 agosto 2009

Il giro del Paterno

Trascorsa la notte allo storico Rifugio Auronzo, camminiamo in piano fino
al Rifugio Lavaredo poi alla Forcella Lavaredo, dove abbandoniamo il
sentiero che scende al Rifugio Locatelli per risalire il ghiaione verso destra,
fino a toccare la base della Croda del Passaporto, da dovce inizia la ferrata.
Nella foto si vede la Croda del Passaporto; l'ampia insellatura prativa è la
Forcella Lavaredo. Sullo sfondo, al centro, il Monte Paterno.
Siamo nel cuore delle Dolomiti: le Tre Cime di Lavaredo. Posto affollato, ma è uno scotto inevitabile.
escursioni_estive
La conca che ospita lo storico Rifugio Locatelli è dominata dal Monte Paterno, la cui cima è un "must" per chi ama i panorami circolari.

Siamo ora lungo la ferrata che si snoda alla base della Croda del
Passaporto seguendo gli antichi percorsi di guerra e che ci porta, sempre
in orizzontale, fino alla Forcella del Passaporto, dove passa sull'altro
lato del monte. Da qui in poi il percorso si fa meno panoramico, perde quota
per poi riprenderla fino alla Forcella del Camoscio, da cui si vede il Rif.
Locatelli e da cui inizia la ferrata che porta sulla vetta del Paterno.
Il giro del Monte Paterno che ho fatto con Massimo è una escursione che inizia (e termina) al Rifugio Auronzo dove si arriva per strada asfaltata a pagamento che arriva da Misurina.

Visto dalla conca delle Tre Cime è una guglia (m. 2774) verticale che intimorisce ma in realtà la vetta è facilmente raggiungibile tramite una via ferrata che parte dalla Forcella del Camoscio.

E per arrivare alla Focella del Camoscio? O si risale la galleria di guerra scavata nella roccia (torcia) che parte dal Rifugio Locatelli, oppure vi si giunge tramite un'altro percorso attrezzato, più lungo ma più panoramico, che inizia nei pressi della Forcella Lavaredo, ai piedi della Croda del Passaporto e che è quello che abbiamo fatto noi.

E', più o meno, la stessa vista che si può godere dalla cima,  e da qui si
potrebbe scendere direttamente al Locatelli, ma la salita alla vetta (via ferrata
facile, 1 ora scarsa), se il tempo tiene, merita. C'è un notevole affollamento,
numerosi turisti accompagnati da guide alpine, famigliole, gruppi vari, sicchè
bisogna portare un pò pazienza. Fino qui ci abbiamo impiegato tre ore
e decidiamo di salire. Arrivati in cima la vista sul Locatelli è questa. Fino
qui tre ore di cammino (dal Rif. Auronzo)
Da qui si potrebbe scendere direttamente al Locatelli, ma la salita alla vetta del Paterno (via ferrata facile, 1 ora scarsa), se il tempo tiene, merita.

Per rientrare si ritorna innanzitutto al
la Forcella del Camoscio. Siamo scesi verso il Rifugio Locatelli lungo un canalone ripido ma assistito da attrezzature metalliche. Il via vai è continuo, sia in salita che in discesa.
Dalla cima del Paterno il Panorama è a 360°. Spiccano per la vicinanza e
la mole, le Tre Cime di Lavaredo col loroa spetto da cartolina.


 A metà strada (se ci si è ricordati di portare la pila) il percorso si infila nella galleria di guerra che scende al "Salame", un caratteristico roccione vicinissimo al Locatelli.

Per chi invece, come noi, è senza pile, c'è comunque una "bretella" attrezzata che scende lungo il canalone e porta al Locatelli.

Da qui, dopo una sosta al rifugio, siamo rientrati al Rifugio Auronzo seguendo il sentiero dei turisti, ampio, facile, affollato.

Nei vasti e brutti parcheggi del rifugio c'era la nostra macchina ad aspettarci.

PS: le foto sono state utilizzate anche nel sito clubaquilerampanti.it.

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