martedì 18 gennaio 2011

North Face

Ho letto una recensione di questo film, completa di trama. Chiaro che un film è anche e innanzitutto interpretazione, eppure è opportuno ricordare che Toni Kurz è passato alla storia non per il suo amore con una giornalista ma per essere morto appeso alla corda dopo un volo dalla Parete Nord. Vedi, sinteticamente, Wikipedia:
"Nel 1936 vi fu un ulteriore tentativo, da parte di due cordate separate: i tedeschi Andreas Hinterstoisser e Toni Kurz, e gli austriaci Willy Angerer ed Edi Rainer. Incontratesi in parete, le due cordate decisero di unire le forze nel tentativo. Hinterstoisser riuscì ad oltrepassare il passaggio chiave della via, un lungo traverso esposto che oggi porta il suo nome (traversata Hinterstoisser). Nelle fasi successive però Angerer fu colpito alla testa da una scarica di pietre, rimanendone ferito; tentò comunque di proseguire. Al quarto giorno di salita, a causa delle cattive condizioni di Angerer e del peggiorare del tempo, il gruppo decise di ritirarsi; non riuscendo però ad effettuare a ritroso la traversata Hinterstoisser, dovettero scendere per la via più diretta, molto esposta a valanghe e scariche. Quasi alla fine della discesa, il gruppo fu appunto travolto da una valanga: Angerer, Rainer ed Hinterstoisser morirono immediatamente, mentre Toni Kurz morì di sfinimento il giorno successivo, nonostante i tentativi di salvarlo da parte di un'apposita squadra di soccorso [...]
 Nel 1938 diversi alpinisti pianificarono un tentativo alla nord dell'Eiger. Vi fu anche un tentativo italiano, da parte degli alpinisti di Valdagno Bartolo Sandri e Mario Menti; partiti il 21 giugno, i due morirono cadendo in prossimità della "fessura difficile", nella parte bassa della parete.[4]Un ulteriore tentativo era in programma da parte degli alpinisti lecchesi del gruppo di Riccardo Cassin.[5] Gli italiani furono però preceduti da una cordata mista austro-tedesca, composta dai tedeschi Andreas Heckmair e Ludwig Vörg, e dagli austriaci Fritz Kasparek e Heinrich Harrer".
Heinrich Harrer (a cui si sono ispirati per il film "Sette anni in Tibet") ha raccontato la storia della parete nord dell'Eiger in "Parete Nord", molto documentato e preciso. Il suo "Sette anni in Tibet" è troppo famoso per essere qui ricordato. Molti anni dopo scrisse anche "Ritorno al Tibet", che è più che altro un libro di ricordi e rimpianti.

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