sabato 3 marzo 2012

Si chiamava Rifugio Calisio

Era stato costruito nel 1971 dalla Cooperativa Monte Calisio. La licenza edilizia rilasciata dal Comune di Trento fissava l'obbligo di adibire la costruzione esclusivamente a «rifugio alpino».
E chiuso da quasi trent'anni, ed é situato a circa due chilometri da Montevaccino, una finestra incredibile sulla città e la valle di Trento (sì, sul Monte Calisio, ovvio). A babbo morto i ciarlieri parenti che spiegano "come si sarebbe dovuto fare" sono ormai una folla...

Passando mi ero chiesto come mai fosse chiuso e abbandonato come
un rottame del Bronx. Ora lo so: é proprio "una piccola storia ignobile".
Nello stesso anno il Comune stipulò con la Cooperativa un contratto di comodato della durata di venti anni. Nel 1991 il Comune rinnovò il contratto per altri 30 anni.
Ma due anni più tardi la Provincia emanò nuove norme per i «Rifugi alpini» e sulle particolarità necessarie per essere classificati e riconosciuti tali (la quota, essere raggiungibile solo a piedi, ossia i turisti-clienti non possono raggiungerlo con alcun tipo di veicolo, essere attrezzati per ospitare le persone anche di notte, avere nei pressi spazi aperti sufficienti a garantire l'intervento dei mezzi di soccorso).
👉Inizia un tira e molla che è ancora in corso. Da ultimo, il 29 giugno scorso 2011, la Circoscrizione Argentario ha dato parere contrario alla chiusura agli automezzi della strada bianca che arriva al rifugio da Montevaccino. E la Cooperativa non può declassare l'edificio a bar, buffet, locanda, cantina, pub o qualcos'altro perchè nel contratto del '71 c'era scritto "rifugio alpino": é la tempesta burocratica perfetta, perfetto intreccio di norme cavillose e resistenze occulte. Un mix a metà fra l'Azzeccagarbugli manzoniano e la teoria degli stakeholders del liberismo in salsa liberal.
👉Il Comune non vuole abbatterlo (da quanto si capisce la proprietà è sua, la coop. è lì come ospite). Una baruffa ventennale che vede direttamente interessati alti dirigenti della PAT, padri di uomini politici, parlamentari locali, coop-sociali, circoscrizioni, eccetera.

4 commenti:

  1. peccato, perchè è in un posto fantastico, ad ogni modo sono contrario alla chiusura al traffico delle strade forestali, fino a 5 anni fa si poteva tranquillamente circolare...non capisco perchè adesso non si possa più...

    pandista4x4

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  2. Caro anonimo, vuoi sapere? Non so proprio che dirti. Chiuso qui alla tua Panda, ma aperto alla Capanna Segantini di Passo Rolle. Mi pare strano...

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  3. News dal rifugio calisio, proprio oggi ho potuto constatare la devastazione che qualche bella tesolina annoiata ha operato ai danni dell'edificio: dopo essere entrati dalla finestra del piano superiore hanno pensato bene di distruggere vetri ed imposte, lanciare sedie e piatti, distruggere persino la cassetta delle lettere. Il prossimo gesto di coraggio quale sarà? prepariamoci al peggio. Non posso che pensare che se tale struttura fosse in qualunque altro posto tipo alto adige potrebbe fare la fortuna di una famiglia.

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  4. Dici bene: "qualche testolina annoiata". Mah, vien voglia di girare pagina.

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