mercoledì 20 marzo 2013

La neo-lingua nell'architettura di montagna

rovesciare il significato delle parole
Le burocrazie di Trento e Bolzano sono sollecite nella distillazione di linee-guida per la difesa dell'ambiente e del paesaggio.
Fa molto politicamente corretto: usare materiali del posto, rispettare le linee e i colori del paesaggio, rifarsi alle tradizioni locali, valutare l'impatto ambientale, etc.
👉Peccato che l'architettura contemporanea si porti appresso, con un certo entusiasmo, anche una neo-lingua che rovescia il significato delle parole. Molti architetti l'hanno rapidamente assimilata, del resto la disoccupazione preme e così, come nel "1984" di George Orwell, con certi progettisti "acculturati" la realtà si rovescia nel suo contrario. Ecco alcune perle, per semplicità tratte da un unico"concorso di idee". Sono solo le pensate del comune di Siror nel 2013 (ora pudicamente cancellate dal web) per la malga Fosse di Sopra, ma ce ne sarebbero tante altre...


Giustificazione: "La filosofia generale dell’intervento mira a instaurare un dialogo con la tipologia delle malghe trentine, non semplicemente in termini di linguaggio architettonico ma più profondamente nei suoi elementi fondanti e di ispirazione. In parallelo la ricerca architettonica si muove indagando i temi della percezione, dello sguardo, delle visuali e più in generale dell’osservare e dell’essere osservati dal paesaggio montano circostante."


Giustificazione: "Malga preesistente e nuovo edificio permangono in una condizione di particolare tensione compositiva generata dalla leggera rotazione planimetrica reciproca dei due sedimi, che paiono quasi avvicinarsi come attratti da una forza misteriosa. Il nuovo corpo costruito, simile ad una sfuggente protensione ambientale offre al visitatore multiformi possibilità di lettura percettiva ed una stratificazione compositiva [etc.]."


Giustificazione: "Un’architettura dal carattere fortemente scultoreo, protesa verso la plasticità della forma rispetto all’immagine di fondo, un rapporto dialettico per opposizione che non rinuncia ad una matericità preesistente in alcuni edifici fortemente iconici, che tipicamente si innestano in questi luoghi: le pievi montane, gli antichi insediamenti monastici, le torri osservatorio, restano infatti i riferimenti chiave anche per questo progetto contemporaneo."


Giustificazione: "Lo studio del luogo ha portato alla selezione di alcune emergenze paesistiche e di paesaggi che sono stati intesi come cardine dell’intera progettazione del nuovo edificio in quanto il contesto naturale entra a gran forza al suo interno instaurando relazione e scambio con esso anche alle diverse scale. Il processo compositivo è partito dal prendere in considerazione la tipologia tradizionale delle costruzioni ad alta quota, il tetto a falde."

2 commenti:

  1. oddio! Se io sarebbi erudito come te o come il geometra, non avessi potuto fare di meglio!!
    OHI OHI mi è venuta la "congiuntivite", andessi subito a mattermi gli occhiali scuri!!!
    ciao Paolo R.

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  2. Qua non è questione di erudizione e meno che meno di cultura; questi prendono in giro quelli disposti a farsi prendere in giro (cioè i sindaci che rilasciano le licenze edilizie). Secondo me ci ridono pure sopra e fanno a chi la spara più grossa.

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