martedì 16 aprile 2013

Attorno al Castellazzo (a Passo Rolle)

Dalla Val Venegia a Capanna Segantini e ritorno ad anello in Val Venegia. Con le ciaspole attorno al Castellazzo.
Panorama sulla Catena di Bocche dall'alta Val Venegia.
Bel giro ad anello che risale la Val Venegia fino a Capanna Segantini e aggira l'isolata cima del Castellazzo mantenendosi tra le ondulazioni di Passo Rolle, tocca poi Malga Juribello e ritorna al punto di partenza.
I cinquecento metri di dislivello si affrontano tutti nella parte iniziale, quando si risale la Val Venegia dal parcheggio fino a Passo Costazza.
Le Vette Feltrine (sullo sfondo) e i Lagorai dai pressi di Capanna Cervino.
Vedi le altre foto in Picasa Web Album 
Sia le foto che il testo sono di Gigi, che replica il giro già proposto da Paolo l'aprile scorso.
escursioni_invernali
Il tracciato in Google Earth..
La Val Venegia per me è la più bella del Trentino orientale (la Val di Fumo quella del Trentino occidentale) e la percorro con vero piacere. La strada innevata è battuta per cui le ciaspole restano nello zaino e la cosa non mi dispiace per nulla. Quando arrivo nei pascoli di Malga Venegia, il panorama si apre come il mio cuore! La vista della testata di valle è magnifica e va dal M. Mulaz (a sinistra) alla possente mole della Cima dei Bureloni. Scattando foto, proseguo fino a Malga Venegiota, dove mi fermo giusto il tempo per tirar fuori il thermos e concedermi una tazza di buon brodo caldo. Proseguo con calma godendomi il panorama che ora arriva fino alla Cima Vezzana (la Cima più alta delle Pale con i suoi 3.192 m) e allo spettacolare Cimon della Pala m 3.184. Percorro un tratto del Campigol della Vezzana,
oltrepassando la capanna di legno della teleferica di servizio del Rif. Mulaz, e mi fermo per mettermi le ciaspole ormai
indispensabili. Inizio a salire verso il Passo Costazza, adottando un passo lento e cadenzato da buon montanaro. Ciò mi consente di non fare troppa fatica e di godermi la bellezza di questi luoghi. Ci sono fin troppe piste tracciate da chi è salito o disceso dal Passo, io sfrutto quelle più intelligenti evitando scorciatoie troppo ripide.
Una volta al Passo scatto ancora un paio di foto poi raggiungo la vicina Capanna Segantini, dove trovo degli amici che stanno facendo lo stesso mio giro, ma in senso contrario.
Mi fermo il tempo di fare due chiacchiere e di stabilire un appuntamento con tutti loro al Pian dei Casoni; il primo che arriva aspetta.
Lascio dietro di me la splendida Val Venegia e scendo alla non lontana capanna Cervino. In questo tratto devo attraversare la zona delle piste da sci che circonda la Capanna; cosa che faccio alla svelta per poi rallentare il passo e scendere con calma verso Malga Juribello, passando sotto le pendici del M. Castellaz.
Anche qui la vista non delude: Cima d’Asta e il Lagorài prima, il lontano Brenta, la Catena di Bocche e il Latemàr dopo.
Raggiunta la grande Malga Juribello mi concedo dieci minuti di sosta riempiendomi ancora una volta occhi e mente con le mie splendide montagne poi, a malincuore e un po’ infreddolito, entro nel bosco. Scendendo al Pian dei Casoni mi appare ancora Cima, Venegia che sovrasta il Passo di Valles, infine eccomi al parcheggio dove mi raggiungono gli amici trovati alla baita Segantini dopo circa un quarto d’ora.

Partiamo verso Predazzo poi porto tutti a salire dai miei amici che mi hanno ospitato i quali, essendo proprietari del ristorante Miola, non hanno difficoltà a spinare boccali di buona birra per tutti. Infine e come sempre il ritorno, mannaggia, in quel di Trento.

Quote e tempi:
Pian dei Casoni m 1.671

Malga Venegia m 1.778
Malga Venegiotta m 1.824
Passo Costazza m 2.170
Capanna Cervino m 2.090
Malga Juribello m 1.868
Dislivello: +500 metri

Tempo totale ore 5:00

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