La nuova colata di cemento impone prepotentemente la sua presenza sul cocuzzolo più alto e irride al manifesto che promuove la chiusura ai motori (semel in anno, per carità) dei quattro passi più famosi delle Dolomiti. Siamo poi sicuri
che queste cose oltre a speculatori, sindaci e altri centri di spesa di denaro pubblico piacciano agli anche agli sciatori?
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lunedì 30 settembre 2013
Un'insopportabile sfregio a Passo Gardena
Mentre continua la polemica auto-sì-auto-no, la betoniera prosegue il suo lavoro nelle Dolomiti del marketing Unesco.
mercoledì 25 settembre 2013
Attorno a Costa Brunella (Lagorai)
Giro ad anello tra le forcelle del Cimon Rava, transitando dal Lago di Costa Brunella, con partenza e arrivo a Malga Sorgazza, in Val Malene.
Dal sentiero che porta a Forcella Segura: il lago e la diga di Costa Brunella.
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Il punto più alto dell'ecursione (*) con vista aperta sul gruppo di Cima d'Asta.
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Scarica la traccia GPS da Wikiloc. |
👉Non vi si sale, ma si gira decisamente verso il basso prendendo a destra un sentiero sassoso che scende nell'erba e nel bosco per la Val Vendrame, infido e scivoloso, privo di difficoltà tecniche ma con la pioggia decisamente pericoloso.
Si sbuca sulla strada bianca della Val Malene. In comoda e leggera discesa si torna al parcheggio. In totale
Si sbuca sulla strada bianca della Val Malene. In comoda e leggera discesa si torna al parcheggio. In totale
venerdì 20 settembre 2013
Il giovane Freshfield in Trentino
"Across Country - From Thonon to Trent" di un diciannovenne Douglas Freshfield: una traversata a piedi dalla Svizzera a Trento sottotitolata "Passeggiate e arrampicate in Svizzera e nel Tirolo".
E' il racconto di come tre studenti inglesi abbiano trascorso l'estate del 1863 facendo trekking attraverso le Alpi svizzere e italiane dal Lago di Ginevra al Trentino.
La versione anastatica di "From Thonon to Trent" è
liberamente consultabile in Google Books e anche
nel sito http://babel.hathitrust.org. Inoltre "Itinera
ria Alpina" (Piazza Baiamonti 3, Milano) vende a 40
Euro la recente e pregevole riedizione in italiano.
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Si tratta di uno scritto minore di un personaggio di epoca vittoriana destinato a dare un contributo enorme alla Royal Geographic Society e all'Alpin Club.
Il suo nome era Douglas William Freshfield. Il futuro alpinista nacque il 27 aprile 1845 a Londra. Figlio unico, dopo essere stato educato all'Eton College e all'University College di Oxford, seguì il padre nella professione di avvocato. Una delle caratteristiche della sua infanzia privilegiata è stata la possibilità di viaggiare con i genitori e avvantaggiarsi di lunghe e formative vacanze estive all'estero.
All'età di otto anni ha avuto la sua prima esperienza nelle Alpi svizzere: un viaggio da Basilea a Chamonix. Nel 1863, era pronto ad intraprendere un'avventura alpina in proprio.
Questo volume, che fu stampato privatamente nel 1865, fu la sua prima opera di letteratura di montagna e anche la sua più rara. E' il diario di un journey fatto dalla sponda meridionale del Lago di Ginevra, in compagnia di due compagni di scuola, attraverso le Alpi svizzere e l'Italia settentrionale, durante l'estate del 1863.
Freshfield aveva solo 18 anni allora, e nel racconto si possono trovare gli indizi dello stile e dello spirito d'osservazione che dovevano perfezionarsi nella sua lunga
lunedì 16 settembre 2013
Sul Pasubio dal Pian delle Fugazze
Il Pasubio ha tre cime ma solo due sono famose. La cima geografica è alta 2.232 metri e si chiama Palon. Le due più famose, di poco più basse, si fronteggiano come i soldati della WW1.
Ed è da allora che vengono chiamate Dente Italiano e Dente Austriaco.
Nel web gli approfondimenti non mancano, a partire dalle notizie storiche sulla Strada degli Eroi, che dal Pian delle Fugazze sale al rifugio Achille Papa alle Porte del Pasubio e qui si unisce alle altre carrabili oggi chiuse al traffico: la Strada degli Scarubbi e la Strada delle 52 Gallerie.
Mi limito a segnalare i siti dell'Associazione Storica Cimeetrincee e La Grande Guerra 1914-1918 nonchè un altro indirizzo, prettamente commemo-rativo. Più istituzionale, invece, è il sito Trentinograndeguerra.
La Strada degli Eroi nel tratto fra la galleria d'Havet e le Porte del Pasubio è
interamente scavata nella roccia con numerosi passaggi in galleria.
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Sulla cima del massiccio poco è cambiato dall'ultima volta che l'ho vista, diciamo vent'anni fa, niente tourist services in quota, solo qualche trincea ripulita così da risultare più leggibile sullo sfondo di sassi taglienti ed erba incerta.
La giornata che dedichiamo alla visita del Palon e dei due Denti non è sufficiente per farsi un'idea precisa dei luoghi, del posizionamento delle forze in campo e degli avvenimenti bellici più importanti.
Il tracciato in Google Earth. |
Mi limito a segnalare i siti dell'Associazione Storica Cimeetrincee e La Grande Guerra 1914-1918 nonchè un altro indirizzo, prettamente commemo-rativo. Più istituzionale, invece, è il sito Trentinograndeguerra.
Nei fine settimana estivi l'intera zona è affollatissima, per una visita più tranquilla l'autunno mi sembra il periodo ideale.
L'escursione in sè sarebbe piuttosto lunga se intrapresa dal passo del Pian delle Fugazze ma con Gigi abbiamo optato per il bus-navetta che ci ha portati
domenica 15 settembre 2013
Il giocattolo di Renzo Piano si ispira forse al bivacco Apollonio?
I bivacchi d'alta quota sono quasi tutti del tipo Apollonio, uno schema abitativo pensato come punto d'appoggio per gli alpinisti.
Tre immagini dello studio abitativo "Diogene", casa minima firmata Renzo Piano
che prende il nome dal filosofo greco Diogene di Sinope il quale, secondo la vox populi, avrebbe vissuto nudo in una botte facendosi beffe delle conven- zioni sociali e delle idee comunemente accettate. |
Due classici bivacchi a botte del tipo Apollonio: a sinistra il "Piero Cosi" incastrato
fra le rocce sommitali dell'Antelao (Dolomiti Cadorine), a destra il "Ceco Baroni"
alla testata della Valle Adamè (gruppo dell'Adamello). Per altre infomazion su
questo tipo di bivacco vedi il post già pubblicato tempo fa.
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L'ingegnere trentino da cui prende il nome riuscì a stipare in sei metri quadri ben nove posti letto completi di reti, materassi e coperte. Il rivestimento esterno in lamiera verniciata di antiruggine rossa lo rendeva visibile da lontano e la inconfondibile sagoma a botte richiamava, per forma e dimensioni, gli scompartimenti delle vecchie carrozze ferroviarie. Il rivestimento in legno dell'interno, invece, lo rendeva "termoautonomo", bastava essere in due-tre per passare una notte confortevole anche se fuori infuriava la tormenta. Ci pensava il calore dei corpi, circa 800 watt a testa, se non sbaglio. Un camino per la ventilazione e un oblò per l'illuminazione. La copertura ston-data lo faceva resistente alle bufere più violente e a metri di neve modificata. Un pezzo di industrial design praticamente perfetto.
Dopo decenni di onorato servizio sono ancora in perfetta efficienza. Hanno sopportato egregiamente condizioni ambientali proibitive. Dovendo cambiare qualcosa cambierei le reti, i materassini e le coperte, sostituendoli con materi ali più puliti, anallergici, duraturi ed igienici.
Ma per il resto la vecchia botte continua ad andare bene così.
Ma per il resto la vecchia botte continua ad andare bene così.
mercoledì 11 settembre 2013
Ma è già quasi inverno?
Questa mattina, 11 settembre, alle 7:30 a Passo Gardena.
Dal bar del passo verso la Val Badia coperta dalla nebbia con
il Sassongher a sinistra e le Dolomiti di Fanes-Sennes al centro.
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Il meteo prometteva temporali e piovaschi nei fondovalle a partire dal primo pomeriggio.
Viste le quattro dita di neve ghiacciata sull'asfalto, abbiamo rinunciato all'escursione al rifugio Puez sull'altopiano della Gardenaccia.
Il ripiegamento è avvenuto verso la Val Badia e la Val Pusteria, dapprima con il periplo turistico del Lago di Braies e poi al Museo etnografico di Dientenheim/Teodone a Brunico.
PS: anniversario del colpo di stato in Cile fomentato dalla CIA nel '73 e poi sì, nel 2001 anche le torri gemelle. Chissà chi le ha fomentate, quelle.
sabato 7 settembre 2013
Monte del Pascolo (Monti Sarentini)
Il Königsanger/Monte del Pascolo (m 2.436) è sopra Bressanone, appena oltre il Radlsee/Lago Rodella (m 2.250).escursioni_estive
Il laghetto e l'omonimo rifugio, con bella vista sulle Dolomiti.
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E' una vetta assolutamente secondaria, ma nasconde un asso nella manica: dalla sua cima la vista non è solo a 360 gradi (ce ne sono altre) ma l'occhio individua agevolmente - per la favorevole posizione geografica - non solo i principali gruppi dolomitici ma anche quelli dell'arco alpino che ci separano dall'Austria.
La cima del Monte del Pascolo con l'originale puntatore a forma di chiocciola.
Vedi le altre foto in Picasa Web Album. |
Il percorso in Google Earth. |
L'ascesa fino al sottostante Radlseehütte/Rifugio Lago Rodella (m 2.284) col vicino laghetto costituirebbe di per sè
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