Il sesto grado dei rocciatori italiani è nato qui, in un una valletta dell'entroterra triestino.
|
Anche se siamo ancora in piena periferia cittadina il cambio è netto. Basta casino, rumore, rotonde e capannoni. Gli stormeniti non salgono fin qui, anche se siamo solo a quota 90. Il Monte Carso, col suo nome evocativo e carico di storia, la chiude sul lato istriano. Giusto sopra la chiesetta medioevale di Santa Maria in Siaris si indovina il profilo del Cippo Comici, memoriale del sestogradista che fu una sorta di "fascista a sua insaputa". In ogni caso, una buona sintesi dei sentieri segnati si trova nel sito www.gmdb.it e credetemi, ne vale la pena! (naturalmente la valle può essere percorsa anche partendo dalla Slovenia). |
|
Lo storico rifugio "Mario Premuda" si trova a Bagnoli Superiore, alla periferia di
Trieste, all'imbocco della Val Rosandra e a soli 80 metri di quota. Realizzato
dalla "Società Alpina delle Giulie", dal 1933 è sede della Scuola Nazionale di
Alpinismo "Emilio Comici", legata a filo doppio col Gars (=gruppo alpinisti
rocciatori sciatori) fondato nel 1929 da Emilio Comici. Mi piace ricordare che
fu anche base di partenza dei "Bruti de Val Rosandra" raccontati da Spiro
Dalla Porta Xydias, contestatori ante-litteram dell'alpinismo modaiolo e suc-
cube delle esigenze propagandistiche del potere impersonato da Comici
nonchè membri piuttosto critici della "XXX Ottobre", la sezione CAI
triestina (un po' come accaduto e accade a Trento fra CAI, SAT e Sosat).
Svolge solo servizio di ristoro, ma lo fa bene.
|
E' un posto che ha molti altri legami con la storia: quando si lascia il rifugio "Mario Premuda" che fu di Emilio Comici e Julius Kugy, ci si incammina lungo un'antica via del sale, che collegava le saline istriane con l'entroterra.
👉Si risale l'unica vena d'acqua superficiale che dal Carso scende direttamente al mare, risorsa preziosa già utilizzata dai romani per il loro acquedotto per Tergeste e successivamente colonizzata da un rosario di mulini che macinavano i grani per la città portuale asburgica.
|
L'abitato di Botazzo (o Bottazzo, m 183) si trova in fondo alla valle giusto
al confine con la Slovenia.
|
👉Il sentiero odierno è molto suggestivo, penetra la verzura fra salti d'acqua e vasche naturali, passa sotto le tonde vedette in pietra bianca costruite coi soldi del Piano Marshall per lenire la disoccupazione post-bellica e risale fino al grumo di case di Botazzo (o Bottazzo), con il pennone e la barra confinaria ancora dipinta in bianco, rosso e blu, che furono prima i colori della Jugoslavija comunista e autogestionaria di Tito e poi quelli dell'identitaria piccola patria slovena.
Appena più avanti svettano le strapiombanti pareti dove Emilio Comici perfezionava la sua tecnica funambolica.
👉Al ritorno, per chiudere ad anello, si può percorrere l'itinerario che corre a mezza costa sull'altro versante della valle e che utilizza, prima di picchiare con un ripido sentiero sul rifugio Premuda, un tratto