sabato 12 novembre 2016

Rifugio Pordenone in Val Cimoliana (Friuli)

Una domenica di pioggia autunnale in Val Cimoliana, con la piccola Jimny, solo per visitare questo vecchio rifugio CAI.
Rifugio Pordenone in Val Cimoliana
Il rifugio Pordenone è il punto d'appoggio obbligato per chi vuole portarsi al Campanile di Val Montanaia. Da qui la storica guglia dolomitica che fa concorrenza al Campanile Basso viene raggiunge senza difficoltà ma con faticosa salita (circa 800 metri sino al bivacco Perugini, che si trova alla sua base in una posizione invidiabile e molto panoramica) seguendo il sentiero CAI 353. Diciamo 2 ore e mezza.
Rifugio Pordenone in Val Cimoliana
Il vecchio rifugio venne inaugurato il 25 maggio 1930. La crescente frequentazione
rese però inadeguata la piccola capanna di tronchi d'albero e quindi il CAI di Por-
denone decise di costruirne uno nuovo in muratura che venne inaugurato l'8 otto-
bre 1961. L'ultimo ampliamento venne effettuato tra il 1971 e il 1972 ed è quello
che vediamo.
Puntata fuori zona e fuori stagione nella remota Val Cimoliana, a pochi chilometri da Erto e Casso, i due paesi della ben nota strage industriale del Vajont.
Rifugio Pordenone in Val Cimoliana
Dal paese di Cimolais ai parcheggi dell'alta Val Cimoliana ci sono tredici chilometri
di stretto asfalto, strada bianca e poi quelli della pista "ghiaionata" che vengono ridi-
segnati dalla ruspa a ogni primavera.
Più che altro una scusa per portare la Jimny a fare una sgroppata e per mostrare a Loredana il paesaggio lunare e quasi canadese dell'alta valle, ai piedi degli imponenti e poco conosciuti gruppi degli Spalti di Toro-Monfalconi.
Sono posti dove è stata scritta la storia alpinistica del primo Nove-cento, ma deltutto ignoti ai turismo di massa. Sfiga o fortuna? La seconda "che hai detto".
Arrivati alla radice delle lunghe ghiaionate torrentizie che stravolgono l'alta valle, mancano solo dieci minuti da dove si lascia l'auto, e a 1.250 metri di quota, c'è il bel rifugio Pordenone, appollaiato su uno sbalzo boscoso che lo difende dalle acque.
Vale la pena di spingersi fin qui anche solo per visitarlo, con quella sua aria d'antan, retrò e tuttavia viva e ruspante che qui in Trentino è diventata ormai rara. Insomma, direi proprio che vale un viaggio.

6 commenti:

  1. Valle strana, no? A Cimolais ha piantato le tende Luca Valentini, quello che ha fatto la lunga serie di monografie dolomitiche per la Athesia. E al bivacco Perugini ci sei stata? PS: l'albergo-ristorante Margherita di Cimolais fa una pasta e fagioli...

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  2. strano tipo il Luca Valentini! No il bivacco Perugini non lo conosco, non sono stata spesso da quelle parti.

    (PS: pasta e fagioli meglio della mia? :-P)

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  3. Per dirlo serve il confronto. Facciamo uno scambio fagioli>Teroldego?

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  4. rilancio: pasta e fagioli senza pasta, così resta panza per le costine al forno*? questa settimana, che ho il consorte senza problemi di turni?
    e che altrimenti restano parole al vento?
    *(lo so che metto el cul nelle peade a offrire costine al re del barbecue ma mi piace il rischio ;)

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    1. Nessun cul nele peade, stai tranquilla. Ok, grazie mille, per me va bene. Allora io porto il vino (c'è posto anche per Loredana, no?).
      PS: per fissare usa la e-mail.

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