domenica 1 giugno 2025

Il Ponte Cornicchio della Busa, in testa al Fersina

Scavalca il torrente proprio nel punto in cui entra in Trento, dopo aver superato la forra che da  Ponte Alto lo guida fino in città.
Il Ponte Cornicchio scavalca il Fersina nel punto in cui sbocca in città. Sotto di lui le opere di derivazione idraulica che alimentavano le due rogge cittadine (nonché la centrale elettrica inaugurata nel 1890 per l'illuminazione pubblica) e la cascata di "troppo pieno".
Sul ponte corre la strada che che dal quartiere della Busa saliva a Mesiano-Povo.
Fra quelli ancora in servizio, questo è il ponte più "stagionato" della città, quello più vecchio, già nominato in un documento del 1339
E' uno dei tre ospitati nel rione "la Busa", il vecchio quartiere operaio che si trova appena più a monte del punto di incontro fra Via Grazioli e Viale Trieste.
👉Sul parapetto c'è una lapide murata che ricorda: "Fece Carlo Caminada del lago di Como di Brienno 1787" (ma quello precedente risale addirittura al 1300).
Ponte Cornicchio visto dalla strada che da Piazza Fiera portava a Pergine.
👉Proprio sotto a questo ponte dal torrente Fersina si diramavano i due canali che portavano l'acqua corrente in città e alimentavano la rete di rogge interne, la Roggia Piccola e la Roggia Granda i quali sono rimasti immutati fino alla costruzione della prima centrale elettrica cittadina, iniziata nel 1888 e che fece epoca perché alimentava la prima rete di illuminazione pubblica ad elettricità della penisola. Le due rogge, invece, oggi invece sono quasi interamente  tombati e quindi invisibili.
Una curiosità: sul ponte c'è ancora la garitta austroungarica (1914/1918) un posto di guardia della città lungo stradina che scende in città dalla zona di Mesiano-Povo.

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