quando alzavano la testa dell'ingranditore in fase di stampa, in modo che il cartoncino fotografico fosse investito solo da una parte del fotogramma. Oggi si dice "croppare", dall'inglese to crop (ritagliare), ma è la stessa cosa.
► Si ritaglia una porzione dell'immagine rispettando le proporzioni base/altezza; ridurre della metà le misure lineari significa ridurre a un quarto i pixel contenuti nel crop, ridurre a un quarto le dimensioni lineari significa ridurre ad un sedicesimo la quantità di pixel, eccetera. Quindi il degrado dell'immagine è rapido. Però, se si parte da un file corposo (diciamo un 4000x3000 pixel) si può tranquillamente arrivare a un fattore 2x, specie se alla fine le immagini andranno stampate in dimensioni tipo "album di famiglia" o destinate allo schermo del computer.
► Un'ultima cosa: il ritaglio va ingrandito fino ad avere le dimensioni lineari del file di origine. Photoshop è in grado di farlo sgravando l'utente delle operazioni intermedie: basta dirgli ridemensiona immagine indicando (nel nostro caso di studio) 4000 pixel per 3000 pixel come dimensioni da ottenere.
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