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giovedì 27 gennaio 2022

Al posto della vecchia "saponetta" ora c'è un GPS tracker di lusso (sto parlando del mio zaino)

Non é un semplice tracker (la cui produzione é ferma da tempo) ma un "giocattolo" GPS con tutte le sue cose a posto, che però io uso come semplice tracker (registratore di traccia). Perché altro non mi serve.
Questo GPS escursionistico si presenta compatto, fisicamente piccolo, leggero e non ingombrante. Più ingombrante (e più costoso) della mitica "saponetta" la quale, dopo avermi attaccato l'abitudine di accendere, mettere nella patella dello zaino e dimenticarsene, dopo anni di onorato servizio mi ha piantato in asso e quindi...


Più aggiornato della "saponetta" (prende anche Galileo, il GPS europeo) é più pre-
ciso in fatto di dislivelli e di dislivelli cumulativi, dispone di un sensore barometrico
che lavora in tandem con le altimetrie GPS. E anche di un'antenna migliore.
👉Accendi e dimenticatene, a fine giornata spegni e ritrovi le tracce già scaricate sul PC di casa: anche se in realtà ne ho già nel telefonino una versione più che buona, sotto forma di Mapy.cz, l'eccellente applicazione gratuita che arriva dell'est-Europa. Lo schermo del telefonino é più ampio) e la cartina, di immediata e facile leggibilità.
👉E dunque perché? La regola base per evitare guai in montagna resta quella della "ridondanza": non un telefonino tuttofare ma un dispositivo diverso per ciascuna funzione, perché é difficile che si guastino tutti quanti nello stesso giorno, mentre se lo smartphone cade e si rompe si perde tutto... compresa la chiamata al Soccorso Alpino.
Lo stesso percorso su sentiero registrato con due dispositivi diversi: un telefonino Samsung A20 con a bordo la App Mapy.cz e il Two Nav Cross. A casa le due tracce sono state importate nel SW cartografico TwoNav Land per un confronto. Emerge con chiarezza che la traccia Mapy sovrastima pesantemente il dislivello cumulativo (caselle gialle). Come c'era da aspettarsi, la distanza fra i dislivelli cumulativi registrati dentro le due tracce scompaiono quando quando i dati registrati durante l'uscita vengono sostituiti con quelli misurati sul profilo altimetrico del terreno del geoide terrestre (comando "calcola l'altitudine dal suolo per ogni punto" di TwoNav Land).


domenica 12 dicembre 2021

Le tracce sincronizzate di "Mapy.cz": vuoi mai si trattasse dell'App definitiva per gli escursionisti?

Oggi uso Mapy.cz anche per registrare la traccia GPS delle mie uscite (e per trovarmele in automatico a casa quando ancora sono al casello).
Ora che l'affezionato data-logger a saponetta ha ceduto al passare degli anni, il testimone é passato a Mapy.cz, una App nata in sordina che s'era fatta conoscere per la leggibilità delle sue cartine. Ora le tracce GPS sul telefonino e sul PC di casa sono sincronizzate (il sincro diventa effettivo quando c'é campo, e funziona bene).
Una schermata lato PC desk-top, con sulla destra l'elenco dei percorsi pianificati
dal Pc (chiamati "route") e quelli effettivamente registrati sul terreno (chiamati
Activities). Si tratta di una distinzione utile.
Prima la usavo solo per leggere la posizione, visto che la chiarezza delle sue mappe é sempre una spanna sopra la media. Che siano consultabili anche off-line perché che sono salvate nel telefonino é ovvio per tutti gli escursionisti, ma va comunque ricordato.
Ma ora, con l'ultima versione, é arrivata una gradita sorpresa, direi una svolta:
👉La cartella delle tracce GPS nella Mapy.cz del telefonino e quella contenuta nella Mapy-cz del PC sulla scrivania di casa si sincronizzano da sole, in automatico. Lo fanno tramite Internet: aggiungi di qua, te la trovi anche di là, un po' come ci ha abituato da anni Google con la sua rubrica dei contatti.
👉L'escursionista avvertito e smanettone giustamente obietterà: e se non c'é campo? Se non c'é campo c'é comunque la sincronizzazione,

giovedì 18 giugno 2020

La cartografia OpenStreetMap (OpenSource e condivisa) può fare a meno del Flash di Adobe

Dopo diverso tempo mi sono permesso di modificare un dato della cartografia OpenStreetMap, che é diventata, detto per inciso, sempre
La modifica riguarda il Monte Picosta, sopra Celado, in zona Castello Tesino. Nel-
la schermata l'area di lavoro "iD" usata al posto di OSM Potlatch, non più attiva.
più precisa e aggiornata in confronto a quelle a pagamento.
👉Ne approfitto per segnalare che la interfaccia OSM Potlatch, basata com'era su Flash di Adobe, non funziona più poiché quella tecnologia é in via di "rottamazione".
👉Per fortuna resta invece perfettamente funzionante l'altra interfaccia, come si vede dalla schermata ripresa qui a sinistra.
La posizione della modesta cima del Monte Picosta era stata confusa, probabilmente a causa dell'andamento pianeggiante della linea di cresta, con la piccola "schiena" in corrispondenza del Maso Muraro. La vera cima di questa boscosa elevazione che si trova sopra Celado (Castello Tesino) è in realtà 700 metri più a NNW, come "certificato" dalla palina della SAT.

martedì 17 dicembre 2019

Una nuova GPS-map realizzata sulla base-dati di OpenStreetMap: mapy.cz

Arriva dalla Repubblica Ceca ed ha due bei punti di forza: il rendering
Mapy.cz è anfibia, nel senso che è disponibile sia per computer che per telefonino, ed
è anche gratuita in entrambe le versioni. Da PC si accede ad un utile help on-line.
(pensato apposta per rendere più agevole la lettura delle mappe escursionistiche) e poi le curve di livello, "dense", distanziate l'una dall'altra di appena dieci metri, una bella novità.
Come molte altre App di questo tipo si appoggia alla base-dati di OpenStreetMap (che sempre più si rivela un'idea vincente) e viene aggiornata, per l'Italia e per le nostre montagne, una volta al mese.
👉Naturalmente le sue mappe - una volta scaricate - rimangono disponibili off-line. Sebbene sia sicuramente meno "aperta" (cioè meno programmabile) della classica My Trails, spicca però per immediatezza di lettura e grande semplicità di utilizzo.
👉Le curve di livello ravvicinate tipiche della scansione Lidar e la fortunata scelta della simbologia di sentieri, cime, strade forestali, rifugi, bivacchi, punti notevoli eccetera, costituiscono, da sole, un valido motivo per installarla.
Una schermata di Mapy.cz in versione desktop, che consente anche la vista 3D.

venerdì 9 febbraio 2018

Nuova app GPS per telefonino

Si chiama GeoFlyer Europa 3D e si appoggia sui dati di OpenStreeMap. Li riveste con una "pelle" grafica molto leggibile. Aver deciso di affrontare questo aspetto è un inizio molto ma molto promettente, perchè in quanto a "pelle" (che poi significa usabilità sul campo) le App basate sui dati OpenStreetMap zoppicano sempre.
GeoFlyer Europa 3D
In basso il bel Bivacco Malga Cima è indicato con l'icona che la legenda
chiama "Rifugio". In alto a sinistra l'icona con la pioggia (che significa
"Riparo") si riferisce all'ex Malga Primalunetta ora sempre chiusa e sul-
la destra la stessa icona si riferisce a Malga Primaluna di Sopra che è
una malga ma ha una tettoia-riparo. Ma soprattutto mancano i nomi...
Ottima la scelta di differenziare i sentieri CAI-SAT-AVS (insomma, quelli ufficiali) dagli altri presenti in OpenStreetMap, che sono stati conservati, ma in linea nera e sottile.
Devo tuttavia fare un'osservazioni su qualche limite di gioventù di questa promettente App.
👉In montagna i bivacchi,i rifugi, i ricoveri, i ripari, le malghe, sono cose diverse. Differenze importanti. Le icone ne devono tener conto perchè in questo campo la confusione non è ammessa. E soprattutto ad ogni icona deve essere associato un toponimo.
La schermata della zona Primalunetta-Malga Cima in Lagorai rende bene l'idea che c'è ancora da fare.
👉Giusto per mugugnare ancora un po', potrei anche osservare che altri sviluppatori di cartografia raster (non vettoriale) hanno utilizzato le curve di livello Lidar, il che significa un'interlinea di 10 metri e non 25 o 20.
Roba che sul campo riescedi fatto a minimizzare la gravità di un difetto nativo che il GPS si porta dietro dalla nascita: quel riferirsi nelle sue triangolazioni al geoide WGS84 che alla fine produce un errore d'altezza che nell'arco alpino può arrivare a sovrastimare la quota di un punto fino anche di 50 metri. Basta infatti cercare la curva di livello più vicina alla nostra posizione e il guaio viene aggirato e l'errore ridotto dentro un range di 10 metri.
In ogni caso, le premesse ci sono. Dopo il collaudo sul campo scaricherò la versione a pagamento (7,99 Euro).

sabato 1 aprile 2017

GPS e dislivello accumulato in giornata: è solo un'opinione dell'App installata sul telefonino?

E' un semplice confronto a quattro fra un data-logger e tre note App per smartphone Android. Ma c'è da riflettere... Come sempre quote e dislivelli sono il punto dolente.
GPS escursionistico
In pianta le differenze fra le otto tracce (4 all'andata e 4 al ritorno) sono appena per-
cettibili. L'errore è più che accettabile e ampiamente al di sotto delle previsioni.
Ad inizio escursione accendo il data-logger e lancio sul mio smartphone (un Sony Z3) la registrazione del tracciato con tre diversi software di tracciatuta: OruxMaps, MyTrails e Wikiloc.
GPS escursionistico
Esaminando i profili (qui quello del data-logger) qualche differenza nei denti di sega
si nota solo dopo un esame attento. A prima vista tutto va bene ma in realtà, quando
si tratta di quote e dislivelli le cose col GPS non vanno più così lisce.
Scaricati sul computer di casa, i quattro tracciati si sovrappongono perfettamente: visti in pianta sullo sfondo della cartografia 1:25.000 non si notano differenze.
Confrontando i profili altimetrici si nota che "denti di sega" mostrano qualche piccola differenza, ma in sostanza ci siamo.
Dove invece salta fuori la sorpresa è nei dati riassuntivi dei tracciati, specialmente nel conteggio del dislivello accumulato della giornata. Tra i quattro il numero di "quanta salita in totale" non sono affatto omogenei.
GPS escursionistico
Nel calcolo del dislivello accumulato in salita spiccano -  in negativo - le sovrastime
di Wikiloc (+60%) e di MyTrails (+90%). Più aderenti alla realtà i dati del Logger e di
OruxMaps.
Dato che l'antenna del data-logger e quella del telefonino sono diverse, ci sarebbe stato da aspettarsi da un lato un certo tot per il logger e dall'altro un certo tot per tutte e tre le App. Non è andata così: MyTrails e Wikiloc sovrastimano il totale giornaliero.
Comunque, buono a sapersi... A proposito: anche tenendo accese le tre registrazioni in contemporanea, il consumo di batteria resta basso. Sembra quasi che non dipenda dal numero di registrazioni in corso. Strano (e da approfondire).

lunedì 20 febbraio 2017

Micro guida per mappare con OpenStreetMap

La micro guida del mappatore OpenStreetMap si trova a questo indirizzo e riguarda
l'interfaccia standard OSM. Chi preferisce l'interfaccia Potlatch può dare un'occhia-
ta a questo vecchio post.
"Girovagandoinmontagna" spiega in due parole come aggiungere cime, sentieri e altre cose che servono alle mappe OSM.
Il noto forum di montagna Girovagandoinmontagna pubblica una guida essenziale che finalmente spiega in maniera chiara e efficace come aggiungere alla base dati di OpenStreetMap nuovi elementi (o modificare quelli esistenti per rimediare a un errore).
👉Così breve da essere letta, così chiara da essere capita, con gli esempi giusti per l'appassionato di montagna.
E' un breve testo divulgativo che umanizza l'interfaccia standard OSM.

mercoledì 21 dicembre 2016

Una mappa Lidar delle Alpi orientali

L'ultima mappa vettoriale OpenAndroMaps per OruxMaps è ora "appoggiata" su un profilo dei rilievi alpini fatto con una scansione al laser.
OruxMaps
Dettaglio attorno a Cima Fornace, vicino a Passo Manghen. In grigio il sentiero che
ho mappato in OpenStreetMap qualche mese fa e che è stato automaticamente "ri-
succhiato" nelle mappe OpenAndroMaps (vengono aggiornate ogni due o tre mesi).
Nota: in OSM la quota di Cima Fornace è attualmente segnata una ottantina di me-
tri a Nord-Est della sua reale posizione sul terreno. Andrà corretta...
Il rilievo del terreno effettuato col Lidar (un radar a fascio di luce) è più preciso, le distanze e le curve di livello sono più attendibili.
Delle tante mappe disponibili a noi interessa la "Alps_Ost", che è ag-giornata al 10 dicembre 2016, pesa circa 640 Mb e copre il tratto di arco alpino dal Lago di Costanza alle Alpi Slovene, comprese le prealpi italiane dal bresciano al Carso triestino.
È stato migliorato anche il set di simboli che ora si chiama "Altitude 4" (a noi interessa il sub-set "Hiking", cioè escursionistico).
Anche il set di simboli si può installare sullo smartphone direttamente dal sito OpenAndroMaps.com che fa parte della benemerita galassia OpenStreetMap, che mi meritevole di un sostegno tangibile (donazione di qualche Euro) anche perchè mappa e simboli sono completamente gratuiti.

domenica 28 agosto 2016

E' più alta Cima Brenta o Cima Tosa?

Qual'è la vetta più alta del Brenta? I sacri testi dicevano Cima Tosa, ma le notizie più recenti....
cima brenta o cima tosa
Il modello matematico Lidar Trentino è il database ottenuto mediante rilievo laser-
altimetrico del territorio provinciale, quello Italy CDEM è basato sui dati "datum
European 1950" e il World CWDEM è basato sui dati "datum WGS 84" (ed è quel-
lo su cui si basano le cartografie in circolazione). Incredibile lo scarto fra i dati ri-
portati dal geoide mondiale e quello italiano, dove Cima Tosa figura addirittura
come una cimetta da 2.300 metri!
Le quote delle tavolette 1:25.000 dell'Istituto Geografico Militare di Firenze non sono più "il Vangelo" e l'incertezza si è affermata come nuovo standard.
Dopo l'avvento del GPS e dei modelli digitali del terreno le altezze riportate dalle cartine e dai software per cartografia GPS sono diventate "liquide", incerte, opinabili, quasi vaghe. In pratica, poco più di un'opinione.

martedì 14 giugno 2016

OruxMaps: come cancellare le mappe off-line che si rifiutano di essere rottamate

La ricerca di "OruxMaps how to delete off-line maps" non porta a niente di concreto. Ma il sistema c'è.
OruxMaps how to delete off-line maps
Un bug del pur ottimo OruxMaps impedisce di cancellare dall'interno del program-
ma le mappe che non ci interessano più
Basta avere a bordo una App che svolga decentemente le normali funzioni di un file-system (si diceva così, ai tempi del PC).
Primo passo: installare sul proprio telefonino "Es File" (o qualcosa di analogo).
Secondo passo: usando "ES File" entrare nelle directories del telefonino e cercare la directory (cartella) OruxMaps. Aprirla e cercare la cartella "Mapfile". Aprire anche questa. Il nome della mappa salvata (nel mio caso "Falzarego otm") compare in bella evidenza e può essere cancellato. 
Fatto. (Ricordarsi poi di rigenerare l'elenco delle mappe in OruxMaps).

mercoledì 1 giugno 2016

Aggiungere sentieri a OpenStreetMap

Da 2-3 anni a questa parte la precisione e la completezza delle mappe OSM hanno raggiunto e in certe zone scavalcato le più blasonate cartografie 1:25.000.
Aggiungere sentieri a OpenStreetMap
Primo passo: dopo esserci accreditati nel sito di OpenStreetMap, ci portiamo alla
tripla label Modifica/Cronologia/Esplora in alto a sinistra e apriamo l'editor "Pot-
latch 2". Il risultato si vede nel frame di destra. Ora per inserire una nostra traccia
*.gpx dobbiamo andare alla label "sfondo" che fa parte della barra blu nella parte
alta dello schermo (lo so, è cervellotico) e da lì scegliere "vector file" (che cazzata).
Ora come ora il gap - ormai colmato sul piano dei contenuti e affidabilità - è ancora ampio per quanto riguar-da l'aspetto grafico.
Aggiungere sentieri a OpenStreetMap
Secondo passo: assicuriamoci di avere spuntato l'opzione nella colonna "Select?"
"Load vector file" della finestra pop-up. Chiudendola finestra vediamo, in un palli-
do azzurro, la nostra traccia GPS. A questo punto possiamo ricalcarla col mouse,
un click dopo l'altro, creando così il sentiero che comparirà in OSM. Arrivati alla
fine premiamo Invio e salviamo tutto (pulsante "Save" in alto a sinistra nella stri-
scia blu). In questo caso è solo un tratto dell'intero file *.gpx registrato durante la
escursione al bivacco Baito Caserote in alta Val Calamento (Lagorai).
L'estetica e la leggibilità a colpo d'occhio delle Tabacco o delle 4Land non sono state raggiunte dalle diverse mappe free ricavate dalla base-dati OSM: Andromaps, 4Umap, Mobac OTM eccetera (pelli diverse per lo stesso scheletro-dati generato dal lavoro volontario degli utenti in puro stile Wikipedia).
Però i dati ci sono e in genere ci si può far conto: quello che è indicato lì sarà pure scheletrico, ma è quello che poi effettivamente troviamo sul terreno.
Bene, e se un volonteroso vo-lontario volesse aggiungere un sen-tiero che non c'è?
Aggiungere sentieri a OpenStreetMap
Terzo passo con breve considerazione sul metodo: il ricalco a mano è sicu-
ramente palloso, ma chi  accetterebbe di trovarsi sulla mappa un sentiero che
davanti al bivacco si aggroviglia come un gomitolo? Costringerci al ricalco è cer-
tamente un modo per tagliar fuori i piccoli spostamenti  casuali che abbiamo fatto
senza pensarci: raccogliere un fiore, riempire la borraccia, scattare una foto. Co-
munque: finito il ricalco possiamo anche aggiungere il simbolo del bivacco: basta
cliccare sull'ultimo punto della traccia e scegliere l'icona dalla tavolozza sulla sini-
stra, e poi ricordarsi di salvare. Per averli in linea c'è da aspettare qualche giorno.
Le guide rintracciabili nel web oscil-
lano fra tecnicismo e incom-pletezza e chi cerca spiegazioni sull"how to do" capita male perchè non ci sono mai quelle tre informazioni indispensabili per capire. Sarebbe come non ti dicessero che per guidare un'auto bisogna prima metterla in moto....
Anche l'interfaccia "Potlatch 2", che pure rappresenta un bel passo in avanti rispetto a quella precedente, andrebbe parecchio rivista rendendola meno cervellotica e più user-frendly. Sarebbe il minimo sindacale. Ma forse, in fondo, ha ragione il saggio quando dice: "mai lamentarse del bro gras!".

venerdì 11 settembre 2015

GPS e telefonino: piccoli progressi continuano

Nessuna rivoluzione, ma i miglioramenti sono costanti e i piccoli progressi continuano a erodere i vantaggi del Gps come strumento a sè stante.
Una parte del tracciato sulla schermata OruxMaps. Durante la prova ho
mantenuto le impostazioni di default sia in OruxMaps che nell'Android
del Sony. Ho però avuto cura di mettere il telefonino in modalità "aereo"
per evitare il consumo aggiuntivo provocato dalla continua ricerca del
campo in zone non coperte.
Batterie più capienti e sistemi operativi meno assetati, sembrano essere questi i due fattori che, assieme, stando rendendo sempre più concreta la possibilità di portarsi in montagna uno smartphone anzichè un Gps dedicato.
Tre anni fa avevo cominciato con un Samsung Galaxy S2; con la batteria di seria (1.650 mAh) riuscivo a tracciare si e no per tre-quattro ore al massimo, dopodichè la batteria era a zero e così restavo anche senza telefono.
Oggi, col nuovo Sony Xperia Z3 Compact (batteria da 2.600 mAh e sistema operativo aggiornato) le cose vanno molto meglio.
Ho tracciato la discesa dal rifugio Schwarzenstein fino al parcheggio, un totale di 5 ore in parte in campo aperto e in parte nel bosco, lasciandolo acceso anche durante le soste, insomma dimenticandolo in tasca.
Partito con un 80% di batteria sono arrivato con un 45%, il che vuol dire un 35% in cinque ore di tracciatura continua, ossia un consumo del 70% in 10 ore (rimane un 30% di riserva per le telefonate).
Come prima prova l'inizio sembra incoraggiante. Quando i costruttori mon- teranno batterie di 3-4000 mAh sarà realisticamente possibile usare lo smartphone per tracciare anche nelle escursioni "vere", quelle che durano da mattina a sera. Non ci siamo ancora, ma la distanza coi Garmin non sembra più così incolmabile.

lunedì 27 ottobre 2014

Il sentiero fantasma di Cima d'Asta

Cartine escursionistiche e Istituto Geografico Militare: c'è chi copia e chi no?
Le tavolette 1:25.000 dell'IGM rimangono un riferimento per la rappresentazione
del terreno e per le curve di livello, ma per il resto no. L'ultimo rilascio della tavo-
letta "Caoria" è del 1959. Cinquant'anni e passa hanno cambiato i punti di riferi-
mento: la Cima dei Diavoli - per esempio - viene riportata come quota 2.808,
senza toponimo. Viceversa, le tavolette possono tornare utili proprio perchè non
sono state aggiornate: riportano, per fare un esempio, linee ferroviarie dismesse
da decenni. Possono essere una risorsa per chi fa della archeologia cartografica,
cercando segni del passato che le opere dell'uomo hanno sepolto nel paesaggio.
Voglio proprio riportare l'accurata puntualizzazione comparsa nel forum Girovagandoinmontagna a proposito di un sentiero inserito accidentalmente nella cartografia ufficiale dello Stato, un'errore risalente alla WW1 e pedisse-quamente ripetuto nelle mappe 1:25.000 più gettonate (con poche eccezioni).

La stessa porzione di territorio e la stessa scala 1:25.000 ma qui in una cartina
di nuova generazione, che nasce in formato digitale per essere impiegata su
PC-GPS-smartphone ed è disponibile su carta solo come ulteriore possibilità.
Ecco cosa scrive Mau: "Volevo far conoscere ai forumisti che ancora non ne sono al corrente una simpatica curiosità cartografica, quella che riguarda il "sentiero fantasma" di Cima d'Asta, il sentiero al Boal delle Laste. Si tratta di un ardito percorso che, partendo dalla Val Regana, doveva collegare, a fini militari, la Malga Regana di sopra con la dorsale che unisce Cima dei Diavoli al Corno di Val Regana, e arrivare poco prima dell'ultima "erta" che conduce a Cima d'Asta. Il sentiero fu effettivamente progettato dall'Esercito italiano nel settembre 1917 e furono addirittura predisposti gli uomini addetti alla costruzione, nonchè il materiale occorrente; e fu tracciato, con tratto nero continuo, su una carta topografica militare dell'epoca. Ma il frettoloso ritiro di tutti i militari italiani da Cima d'Asta e dal Lagorai nei primi di novembre del 1917, a rinforzo del fronte orientale, non consentì la realizzazione del sentiero. Ma ormai il tracciato era

lunedì 13 ottobre 2014

Correzione automatica dell'errore d'altitudine nei logger "a saponetta"

Come già visto in un post precedente, il software a corredo (tipo GPS Photo Tagger) di questi logger, non permette la correzione del'errore "nativo" che i dispositivi si portano dietro dalla fabbrica.
La prima cosa da fare è andare nella quarta scheda in alto (Output Settings)
e selezionare l'italiano come lingua dell'interfaccia utente. Ciò fatto, si può
stabilire la connessione: selezionare in basso la porta USB del nostro logger
e cliccare su Connetti (parte evidenziata in verde dove, dopo la connessione,
appare la scritta Disconnetti). Il sw BT747 si può installare da qui.
Esiste però, nei meandri del web, un'applicazione free scritta in Java che si chiama BT747 e che può sostituire GPS Photo Tagger nella lettura dei tracciati.
Ha un'interfaccia spartana e zeppa di opzioni per configurare e gestire tutti i parametri del logger ed è scaricabile gratis. Funziona su PC/Windows, Linux o MacOSX e su dispositivi portatili (Palm, Pocket PC e Smartphone con Java).
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
A chi va in montagna interessa soprattutto la possibilità di correggere
Il salvataggio del tracciato dal logger al computer si fa dalla prima scheda
(pulsante Download). Il salvataggio dei nuovi settaggi si fa invece dalla
sesta scheda (pulsante "Imposta solo il formato") così come lo svuota-
mento della memoria del logger (pulsante "Cancella solamente").
l'errore sistematico introdotto dal software a corredo delle saponette nella misurazione dell'altitudine: ecco come fare:
dopo essersi connessi al logger col cavo USB (vedi l'immagine "rubata" dal blog GNSS Info, che contiene anche un utile tutorial), si interviene sul campo "Altitudine" dalla quarta scheda settandola a "da WGS84 a MSL); 
 per salvare la nuova impostazione dell'altitudine (cosa che a noi interessa di più) bisogna premere il pulsante "Imposta il formato" dalla quinta scheda.

mercoledì 18 giugno 2014

La precisione dei tracciati GPS

Questa brutta grana riguarda la attendibilità della misurazione della quota; il problema sarebbe facilmente risolvibile via software ma è una cosa che lascia indifferenti i produttori.
Ingrandendo l'immagine si leggono distintamente le due tracce lasciate dal
Data Logger (in viola) e da Every Trail installato su un Galaxy S2 (in arancio).
La precisione sul terreno è veramente ottima, la fascia entro cui si collocano
tutte e quattro le tracce in andata e in ritorno non supera i due metri. Il software
ospitante è il versatile Land7 della CompeGPS. La cartina è della 4Land.
Camminando sul Coppolo (sentiero sempre in campo aperto e in posizione dominante) trovo conferma di quanto avevo già osservato in situazioni diverse con il Data Logger: nelle nostre zone (Alpi centro-orientali) l'errore nella misura della quota si aggira sui +45/50 metri. (Every Trail, che tenevo acceso nello zaino ha fatto anche peggio).
I due tracciati di andata e ritorno caricati in Google Earth. Anche in questo
caso sono praticamente sovrapponibili.
L'origine dell'errore è chiara: il sistema GPS non misura l'altimetria riferita al livello del mare (come gli altimetri basati sulla pressione atmosferica), ma rispetto alla posizione dei satelliti. La terra non è una sfera perfetta, anzi, perciò misurando l'altimetria dal satellite, si devono apportare delle correzioni in base alla zona geografica.
Purtroppo il software in dotazione ai vari dispositivi escursionistici in genere ancora non lo fa.
Per il DataLogger, in attesa di una soluzione "nativa" segnalo che il sito girovagando.net spiega bene come correggere i dati smanettando.
In ogni caso, la precisione della traccia sul terreno è risultata per entrambi i dispositivi veramente buona, confermando un dato già

venerdì 30 maggio 2014

La batteria dei GPS Android: piccoli progressi

Sì, qualche passo in avanti per chi usa un telefonino Android come tracciatore GPS c'è stato.
Ora, dopo gli aggiornamenti sia del sistema operativo che del software
Two Nav, la durata in registrazione nel bosco e con cielo coperto è
aumentata a 4:15 ore col telefonino acceso, che salgono a ore 5:00
col telefonino in modalità aereo.
I miglioramenti, non decisivi ma importanti, si sono susseguiti anche se poco documentati sia dai produttori che dalla rete.
Nell'autunno del 2012, quindi un'anno e mezzo fa, avevo fatto delle prove di durata della batteria impiegando il mio Samsung S2 per registrare tracce GPS con il software cartografico TwoNav.
I risultati erano stati poco incoraggianti: con la batteria di serie la durata non superava le due ore e mezza, magari tre mettendo il telefono in modalità aereo.

domenica 9 febbraio 2014

Trentino Outdoor o Outdoors? (a proposito di telefonini, apps e nomi)

L'importanza della "s". Ah, il fascino dell'inglese!
Trentino Outdoor permette di scegliere fra i tre modi  della cartografia Google 
(mappa, satellite e rilievo) e anche fra tre modi di Open Street Map (street, ci-
clabili, sentieri). L'immagina mostra la modalità "rete sentieri escursionistici".
Purtroppo si può usare solo dove c'è campo telefonico perchè utilizza la con-
nessione dati, e questo è un grave handicap per chi va in montagna.
Naturalmente siamo sempre tutti contenti quando nuove apps e nuove mappe fanno la loro comparsa, ci mancherebbe altro! Però forse un pelo di attenzione in più sui nomi non guasterebbe. Per esempio:
Trentino Outdoor è un'applicazione Android che si scarica da Google Play.
Trentino Outdoors è un' appli-cazione Apple che si scarica da iTunes.
La cartografia gratuita è quella di webMapp, liberamente consultabile nel web.
Ma per scaricarla nel telefono Apple e usarla off-line si pagano 3,99 Euro. I
sentieri della SAT sono numerati, la base-dati è "in progress" e ora comprende
anche i rifugi SAT; a quanto pare più avanti si arricchirà di ulteriori dati carto-
grafici. Attualmente è in corso una raccolta di fondi a sostegno del progetto,
un'interessante esempio di micro-crowdfunding, una specie di micro-credito
nel web che trovo meritevole di sostegno. E per quanto riguarda il mondo
Android? Secondo l'autore la mappa in sè si può usare anche in dispositivi
Android,  cosa che renderebbe proprio interessante. Vedrò a breve,
Due prodotti diversi ma con nomi sovrapponibili, un po' come il Parmigiano (di Parma) e il Parmesan (di New York).
Dov'è il confine? E pensare che (al di là del diverso sistema operativo) si tratta di due oggetti che hanno campi di utilizzazione radicalmente diversi, insomma sono proprio "cose" diverse.
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
Trentino senza la esse è gratuita ma funziona solo on-line. Non consente di caricare una traccia GPS (nè di registrarla) e obbliga a scegliere fra le schede del data-base interno; nel complesso direi che si tratta di un'applicazione da APT territoriale, che lavora su un proprio database preregistrato di escursioni. In più, attenzione, non funziona off-line: bisogna sempre essere collegati ad internet. Chi usa il GPS sa che questo significa dipendenza dal campo telefonico e consumo ulteriore di bat-teria (senza parlare del piano tariffario).
Trentino con la esse per fun-zionare off-line chiede 3,99 Euro. E' possibile registrare il percorso e durante la registrazione della traccia si possono anche acquisire foto e mar-catori (come accade nel mondo Android con Every Trail, per capirsi). E' anche supportata la funzione (davvero fondamentale) che importa tracciati e punti di interesse in formato *.gpx e *.kml.

sabato 2 febbraio 2013

Android e GPS: sono arrivati i logger interni!

Un buon sistema per risparmiare la batteria dello smartphone.
Un piccolo logger esterno come questo
ha una batteria che dura più di 30 ore.
La schermata di GPS Logger For Android alla
partenza. Un'App che tra il resto è gratuita e
che alle prime prove sembra  funzionare.
 Si sa che un piccolo logger separato sa tracciare la nostra escursione senza i limiti di tempo imposti dalla batteria degli smartphone permettendoci poi, a casa, di georeferenziare le foto scattate. Ma non ci consente, sul campo, di fare il punto su una mappa mostrandoci dove siamo.
Ora sono comparsi i logger androidiani che fanno il lavoro dei logger separati ma stanno a bordo dello smartphone. Usano il GPS interno però senza mappa e senza schermo. Salvano solo la traccia e consumano pochissima batteria anche se tengono sempre attiva l'antenna GPS; se apriamo una cartografia "al volo" per fare il punto vediamo immediatamente dove ci troviamo, senza aspettare che il GPS faccia il fix dei satelliti. Che è poi quello che serve, no?
 Prima prova sul campo: dopo 12 ore di lavoro la batteria potenziata Mugen del Galaxy S2 aveva ancora il 55% della carica (diciamo il 25% con quella di serie).

lunedì 7 gennaio 2013

L'Atlas Tyrolensis in alta risoluzione

cartografia alpina
Wikipedia tedesca dedica all'Atlas Tyrolensis una bella pagina che contiene quattro link a file in alta risoluzione.
Metto qui il solo link al quadrante sud-ovest che comprende il Sudtirolo ed il Trentino occidentali, ma sulla pagina Wiki c'è l'intero l'Atlas.
Anche per avere notizie sul suo autore bisogna ricorrere alla versione tedesca.
Mentre l'assessorato all'urbanistica della Provincia Autonoma di Trento se la cava con un misero rimando a quella di Bolzano (che non è poi così ben messa neppure lei).
E pensare che quest'opera settecentesca di Peter Anich è una pietra miliare della cartografia del Tirolo storico, un riferimento noto e unanimemente riconosciuto.

giovedì 27 dicembre 2012

Compagni di traccia (per un giorno)

Il difetto strutturale degli smartphone usati come  GPS è la batteria. Il pregio principale del logger usato a sè stante: accendilo e dimenticalo (la sua batteria resiste fino a 32 ore).
Il Galaxy SII con batteria Mugen da 3200 mAh con cui conduco le mie prove
d'uso dello smartphone come GPS accanto ad un logger a basso costo.
NB: per interfacciare i due attrezzi bisogna scaricare un'applicazione come
Bluetooth GPS (ce n'è più d'una, di solito sono gratuite) e ricordarsi di
lanciarla prima del software cartografico. Tutto qui, il resto viene da solo.
E allora basterebbe farli incontrare e il problema-batteria verrebbe ridimen-sionato (ma quanti condizionali!).
Provandoci, ho visto che bisogna tenere spento il GPS del telefonino e collegare i due dispositivi via Blue-tooth ed ecco che la batteria del telefonino dura molto ma molto di più.
Il perchè è chiaro: l'antenna GPS che tiene il segnale e batte il punto è quella del logger, un attrezzo progettato per resistere a molto più di 24 ore di utilizzo continuato.
Il software cartografico dello smartphone (io uso TwoNav) mostra la posizione corrente sulla mappa dei sentieri e registra la traccia. Così le escursioni di una giornata si possono fare utilizzando lo smartphone dall'inizio alla fine, sempre vedendo la posizione corrente, la traccia del percorso fatto e il sentiero segnato sulla mappa.
Senza se e senza ma? Un "ma" purtroppo c'è: siccome i due dispositivi comunicano via Bluetooth (che è un segnale radio) perchè la cosa funzioni occorre che il telefonino non sia in modalità aereo: nei coni d'ombra la continua ricerca del segnale telefonico pesa sulla batteria...
Eppure, nonostante ciò, dopo otto ore di cammino nelle Maddalene, spesso a schermo acceso per "vedere" il sentiero sotto la neve, in più altre due ore aggiuntive a telefono acceso e un'altra mezz'ora d'uso continuo del flash come torcia (siamo tornati col buio) la batteria Mugen aveva ancora il 20% di carica.