Visualizzazione post con etichetta zupponi da bivacco. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta zupponi da bivacco. Mostra tutti i post

giovedì 14 settembre 2023

Lo spuntino nello zaino: pane, cipolla e pomodori con i cetriolini in agrodolce e il basilico dell'orto.

Leggero zuppone estivo fatto di pomodori, cipolla, Gurken affettati, basilico fresco e pane nero. E le prugne dell'orto, che viaggiano a parte.
mangiare in montagna
Per la serie "zupponi da bivacco": pane di segale con pomodori e anelli di cipolla assieme a Gurken e al fresco basilico dell'orto. Tutto assieme nel box Tupperware, a frollarsi bene nello zaino, in compagnia dell'indispensabile fork per mangiare e Opinel per tagliare.
mangiare in montagna
Le prugne agostane dell'orto di casa finiscono nello zaino avvolte nella carta di al-
luminio, assieme a qualche pezzo di formaggio stagionato e di salame.

Oltre allo zuppone ci sono anche le prugne, che sono quelle dell'orto e che da anni e anni vanno avanti spontaneamente, così come viene, ed é già una sorpresa che ancora siano in grado di fruttificare quelle due piante di Dro, abbandonate a sé stesse come sono.
👉Nel plasticone Tupperware, invece, c'é uno zuppone vegetariano fatto di pomodori, pane di segale, cipolla, cetriolini agrodolci e basilico fresco dell'orto. Non me li faccio mai mancare questi variegati zupponi crudi e rinfrescanti.

lunedì 31 ottobre 2022

In bivacco: melanzane, olive conce e pomodorini

Uno zuppone da bivacco dai sapori mediterranei: melanzane grigliate e marinate in casa con olive siciliane conciate alla fonte dal produttore.
mangiare in montagna
Olive verdi marinate e melanzane grigliate, qualche ciliegino dell'orto e del sedano sott'olio che nel contenitore dello "zuppone da bivacco" hanno avuto il tempo di amalgamarsi per bene.  Il pratico e leggero spork due in uno è proprio quello che occorre...
mangiare in montagna
Alla fine l'abbondante liquido lasciato dalla marinatura si può inzuppare col pane. Il
contenitore Tupperware fa il suo dovere. Anche in questo caso niente trafilaggi d'olio.
👉Le fette di melanzana le ho semplicemente arrostite sulla griglia del barbecue e poi lasciate marinare per una notte in un condimento di olio di oliva, aglio, prezzemolo e poco aceto.
👉Le olive verdi etnee, invece, sono state comperate già pronte, già conciate da una ditta del catanese che poi le imbusta sottovuoto con ottimi risultati.
👉In pratica basta mescolare le olive alle melanzane aggiungendo qualche pomodorino dell'orto. Niente altro perchè mi sembra che non ce ne sia bisogno.
mangiare in montagna
Nello zaino si amalgamano ancora meglio. Ma è chiaro che questo vale soprattutto d'estate, d'inverno l'olio si condensa quasi subito. Zuppone adatto ai bivacchi estivi, dunque, o alle soste mangerecce nei baiti lungo strada, come questo, nei Lagorai più remoti.

sabato 4 giugno 2022

Il box di plastica gran amico delle notti in bivacco

Mangiare vegetale é trendy e adatto a noi, volonterosi protagonisti del globalismo salutista. Però riesce meglio quando è in buona compagnia.
mangiare in montagna
L'onesto box di plastica impegnato in una notte di simposio al Bivacco Sossoi, nel gruppo del Latemar. Sotto il suo tappo blu questo contenitore ognitempo ospita uno zuppone di fagioli borlotti, tonno e erba cipollina, preparato a casa e buono anche da freddo.
zuppone da bivacco
Insalata di riso rinforzata con olive verdi sott'olio, con il versatile e leggero fork.


Su questo modesto attrezzo da montagna c'é da dire che in bivacco risulta maledettamente comodo, ed il motivo é duplice: lui non trafila, non perde mai liquidi; e le verdure che custodisce si mangiano bene anche "a freddo" perché non contengono grassi.

zuppone da bivacco
Uno zuppone di verdure fresche con Würstel, secondo il gusto di Gigi.
Certi piatti della cucina povera, fatti con ciò che dava l'orto, sapevano fare a meno della carne, che allora era decisamente un cibo da ricchi.
👉Molti di questi zupponi senza carne mi ingrifano, anche perché (vedi sopra) si possono mangiare freddi.
👉Insomma, sono l'ideale per chi va in montagna portandosi dietro il mangiare. Va a sé che li adottati da tanto tempo. Con gli anni ho anche imparato ad apprezzare un attrezzo all'apparenza strano, una mezza via fra la fochettaeil cucchiaio, il cosiddetto fork bi-uso (e superleggero).
La insalata di riso: un altro esempio di zuppone molto adatto al box Tupperware.
zuppone da bivacco
Zuppone di fagioli e tonno con erba cipollina, stavolta al Bivacco Malga Loverdina, nel Brenta. Un'altra raffinatezza da bivacco è la cipolla di Tropea con i filetti di sgombro.

giovedì 15 luglio 2021

La rossa cipolla di Tropea coi filetti di sgombro in olio di oliva (per lo zaino da montagna)

Cosa mettere nello zaino per lo spuntino? Un'alternativa al panino é lo "zuppone da bivacco", cioé un'insalata fredda già condita e pronta.
mangiare in montagna
Dato che si prepara a casa, spezie e condimenti possono essere curati come si deve. Gli sgombri sono quelli Parodi "scatola gialla" e la cipolla é quella di Tropea. Pepe nero macinato al volo e paprica dolce. Aceto aromatico e olio d'oliva. Nello zaino si amalgamano.
mangiare in montagna
Per lo zuppone Parodi&Tropea ho aggiunto anche il gambo di un cipollotto.
Sicché oltre a un contenitore stagno tipo Tupperware dovremo portarci dietro solo una forchetta (o meglio un corto e leggero "spork").
Un bel pastone da bivacco, non c'é dubbio, oppure anche adattissimo per un veloce pic-nic.
👉Alla memoria del compianto Walter Micheli, che ancora negli anni Ottanta ebbe una intelligente intuizione in stile new-deal e trovò una sistemazione per i disoccupati della fallita Grundig mettendoli all'opera nel disseminare il Trentino di angolini verdi destinati al pic-nic con tavoli e panchine, molti dei quali resistono ancora oggi e fanno parte del paesaggio.

giovedì 20 agosto 2020

Tre cose da aggiungere nello zainetto leggero, in questa estate segnata dal Coronavirus

in montagna
La mascherina di riserva e l'igienizzante da non dimenticare.
La tempesta perfetta che ha fatto impallidire Vaia si è insinuata fin dentro lo zainetto sempre pronto, quello che uso per le uscite di un solo giorno.
L'ha fatto con discrezione, imponendo solo due piccole e leggere aggiunte: il liquido igienizzante per le mani (piccolo e senza spigoli, in realtà) e la mascherina di scorta (=se si rompe l'elastico).
👉Ma oltre a queste due aggiunte ovvie, c'è stata, a ben guardare, anche una sostanziale riconsiderazione del valore d'uso dello spork anglosassone (=spoon+fork): l'avevo sempre considerato un giocattolino pubblicitario, ma a conti fatti non è così, anzi, funziona benone!
mangiare in montagna
Mentre il sacco a pelo prende aria il cucchiaio-forchetta è già pronto per uno "zuppone da bivacco" fatto di fagioli borlotti, tonno ed erba cipollina. E albicocche della Val Venosta.


martedì 21 luglio 2020

Le frittatone di tante cipolle e di uova sono fra quelle giuste da portarci dietro in montagna

Quattro belle uova e due grosse cipolle bianche, scelte fra quelle più dolci che forti (ma in realtà possono andare bene tutte).
mangiare in montagna
Frittata d'uova e cipolle, mangiare basico che non tradisce mai, neanche da freddo. Preparare le cipolle senza paura di esagerare, cioè stando molto sull'abbondante. Vanno tagliate sottili ma non sottilissime, sennò si sfàntano. Le istruzioni sono qua sotto.
Le cipolle tagliate ad anelli passate rapidamente in padella.

👉Tagliare le cipolle ad anelli non troppo sottili (è una forma di rispetto, così si mantengono protagoniste) e poi smazzarle rapidamente con le mani.
👉Sbattere brevemente le uova in una scodella usando una forchetta mentre vi si aggiunge, spolverando dall'alto, del pepe nero macinato.
👉Unire le cipolle e le uova sbattute in una padella appena unta d'olio e mescolarle piano piano. Girare a metà cottura. Io non metto sale.
👉Sono ottime in questi mesi di distanziamento fisico e timore degli assembramenti.
mangiare in montagna
Basta un contenitore tipo Tupperware e possiamo portarci le frittate in montagna. Oltre a quella di cipolle, a destra e a scendere in senso orario abbiamo: zuppone di verdure e frittata di zucchine e pomodori, frittata di ortiche, frittata di zucchine, frittata di tonno e piselli, e a salire ancora zucchine e pomodori.

lunedì 30 marzo 2020

A proposito: potremmo farci il pemmican a casa?

Per l'uomo bianco la storia del pemmican comincia quando viene adottato dai trappers, i commercianti di pellicce canadesi, e prosegue con i grandi esploratori dei poli come Roald Amundsen (primo a raggiungere il polo Sud nel 1912) e Robert Falcon Scott (che invece perse la vita nella stessa corsa verso l’Antartide, sempre nel 1912).
mangiare in montagna
Il pemmican dei nativi, se ben preparato, può conservarsi per decenni.
Le antiche popolazioni del Nord America preparavano questa riserva alimentare altamente nutritiva, zeppa di di grassi e proteine. Nella lingua dei nativi Cree pimîhkân indica qualcosa che deriva da grasso (pimi). 
👉Utilizzavano le parti magre di daino, bisonte, cervo o alce, in seguito anche di bovini d'allevamento. Le essiccavano al sole e al vento e poi le riducevano in poltiglia e, mescolate con grasso sciolto, le pressavano in gallette, che poi essiccavano. L'aggiunta di piccoli frutti, tipo mirtilli, ciliege e vari tipi di bacche commestibili (saskatoon) garantiva l'apporto vitaminico.
mangiare in montagna
Gli uomini di Scott impegnati nell'apertura delle scatole di pemmican, nella loro capanna-bivacco in Antartide. Già nel 1793 l’esploratore britannico Alexander Mackenzie aveva usato il pemmican per la sua traversata via terra dal Canada al Pacifico. Venne inoltre utilizzato dalle truppe britanniche durante la seconda guerra Anglo-Boera tra il 1899 e il 1902; ogni soldato veniva dotato di 4 once di Pemmican e altre 4 di zucchero e cioccolato da usare in caso di emergenza.
Possiamo davvero pensare di farcelo da soli?
In rete si trovano anche delle formule per autoprodurre un pemmican casalingo:
- grasso di bue 33 %
- polvere di latte intero 20 %
- pancetta secca affumicata 17 %
- carne di bue liofilizzata 10 r%
- piselli liofilizzati 8 %
- concentrato di pomodoro 5 %
- farina integrale 2 %
- patate disidratate (tipo purea) 2 '%
- lievito di birra 1 %
- pepe nero 1 %
- sale 0,5'%
- semi di cumino 0,5%
👉Questo pemmican può essere consumato crudo, cotto come uno stufato o anche fritto. Diversamente dal più noto pemmican dei pellirossa, il meno noto pemmican degli Innuit, l’akutaq, prevedeva anche l’utilizzo di proteine e grasso provenienti da pesci o mammiferi marini come trichechi e foche, con l’aggiunta di bacche e dei pochi vegetali che la tundra mette a disposizione. Infine, la variante siberiana chiamata tolkusha, invece, prende le sue proteine dal pesce e i grassi dalla foca o dalla renna.

lunedì 11 novembre 2019

Per quelle scatolette di sgombro, di tonno o di fagioli che non hanno l'apertura a strappo...

...c'è un solo modo per evitare isterizzanti incidenti col coltellino svizzero: mettere nello  zaino uno di quei mini-apriscatole di una volta.
Apriscatole opener P 51
Questi oggettini funzionano sempre e non si rompono mai. Si fa prima ad usarli che a spiegarli. Il modello Opener P 38 altro non è che quello in dotazione all'esercito degli Stati Uniti. Io però ho optato per il P 51, un poco più grande e più agevole da usare. Il P 51 é lungo 2" e avendo più effetto-leva si accontenta di una pressione minore da parte del pollice.
Apriscatole P 51
L'apriscatole P 51 alle prese con una grande scatola di filetti di sgombro.
Ho sempre gelosamente custodito uno di quei piccoli apriscatole "da viaggio" che un tempo erano in dote a viaggiatori e alpinisti.
Oggi è quasi un oggetto di culto e bisogna cercarlo nel Web, perchè nei normali negozi ormai non si trova più (anche se continuerebbe a servire).
E' un oggettino supercompatto, veramente da zaino, simile a quelli che una volta erano in dotazione ai barattoli della carne in scatola ma che purtroppo oggi è praticamente introvabile.
👉Bisogna cercare nei siti web di articoli militari, spesso fanatici, ma praticamente i soli a trattarlo ancora. C'è in due versioni: il più piccolo P 38, originariamente in dotazione alle forze armate statunitesni, e l'appena più grande e più maneggevole P 51.

domenica 18 agosto 2019

La panzanella o "pan mollo toscano" è perfetta anche per le bivaccate estive, perchè va frollata

Panzanella è il nome di una rustica pietanza estiva, un mangiare povero del contado toscano che non necessita di cottura, e che perciò si poteva consumare direttamente sul campo nei giorni di lavoro.
zupponi da bivacco
Il pane di segale si é rivelato un valido sostituto del pane toscano. Con aceto aromatizzato o salsa Maggi. L'olio di oliva è fuori foto.
zupponi da bivacco
In preparazione nell'angolo del barbecue di casa, in vista di una grande grigliata estiva...
La panzanella è un piatto della tradizione contadina toscana adatto all'estate, uno zuppone rinfrescante in grado di farci sopravvivere alle peggiori afe estive.
Si prepara nei mesi in cui si trovano con facilità le verdure che la compongono, mesi che sono appunto estivi.
👉E d'estate si presta anche ad essere adottata come merenda veloce nelle nostre escursioni in montagna: basta stivarla in un contenitore a tenuta stagna sul tipo dei box Tupperware.
👉Qualche ora nello zaino la fa solo migliorare; sapori e aromi si amalgamano, e l'intero preparato si frolla al punto giusto.
👉Per restare fedeli alla tradizione andrebbe usato il pane toscano, quello "sciocco", cioè senza sale. In alternativa si può ricorrere al pane pugliese di grano duro che si trova nei supermercati. Ma va bene anche il pane di segale, che si é rivelato molto adatto.
👉Nota: il pensiero corre alla caponata napoletana, che non a caso viene chiamata anche panzanella alla marinara.
zupponi da bivacco
Per la panzanella servono il pane raffermo, i pomodori, i cetrioli e la cipolla. Il condimento si fa con con basilico, pepe nero, sale, aceto e olio d'oliva. Al posto del sale io metto quasi sempre la salsa Maggi e il pane è quello di segale (ricetta mia, un po' meticcia...).

mercoledì 26 giugno 2019

Zupponi da bivacco: una bella frittata irrobustita da cipolla, zucchine e pomodorini

E' una semplice frittata preparata a casa, abbondantemente rinforzata da anelli di cipolla e zucchine con in più qualche pomodorino sparso.
mangiare in montagna
Bivaccata a Malga Loverdina, nel Gruppo di Brenta. L'estate siccitosa aveva prosciugato la fontana. Sul tavolo esterno due zupponi che non sporcano le stoviglie in dotazione: quello a base di uova (Paolo) e quello a base di verdure (Gigi). I beveraggi sono a parte.

domenica 16 giugno 2019

Zupponi da bivacco: una fresca insalata fatta di yogurt, salmone e erba cipollina

Un fresco intruglio che appartiene alla grande famiglia degli zupponi quattrostagioni: quelli che si possono preparare in qualsiasi stagione, semplicemente perchè basta fare la spesa nei supermercati.
mangiare in montagna
Ma per l'erba cipollina, se appena si può, è meglio affidarsi all'orto o alla piantina in vaso sul davanzale di casa. Formula sperimentata al nuovo bivacco "Alla Madonnina", in Vigolana.


lunedì 4 febbraio 2019

Zupponi da bivacco: per quando manca l'acqua... come in questo caso

Quando non c'è l'acqua tutto diventa più difficile. Può essere il caso del bivacco Totoga, nel Primiero, peraltro bellissimo.
mangiare in montagna
Uno zuppone di verdure, tonno e würstel preparato e condito a casa e trasportato in un contenitore a tenuta. E' una soluzione molto adatta per le bivaccate in posti senza acqua corrente, perchè poi non serve pulire o lavare. E' il caso del bivacco Totoga, nel Primiero: è lo zuppone stesso che aiuta, perchè è ricco di liquidi, e il tappo a tenuta risolve tutto.

sabato 26 novembre 2016

Zupponi da bivacco: le scatolette di tonno.

Finiscono nello zaino quando si va per bivacchi, soprattutto in quelli alpinistici, nove posti letto e un tavolino nel volume di un furgoncino. Ed é qui che "lo scatolato", senza acqua nè fuoo, vince a mani basse.
mangiare in montagna
Qualche cappero e un po' di cipolla migliorano la resa molto più della differenza di prezzo. A sinistra vediamo il bivacco "Mario Rigatti" nel Latemar, che è un perfetto esempio di bivacco alpinistico "tipo Apollonio" e habitat ideale per le scatolette e le barrette.
mangiare in montagna
Un "panino da zaino" di quelli preparati a casa e poi avvolti nella carta di alluminio
per metterlo nello zaino: fatto con un trito di tonno, capperi, acciughe e cipolla.
Tutte le scatole sembrano uguali, ma i prezzi sono anche molto diversi.
● Tonno Coop (10 Euro al chilo):  è della specie Thunnus Albacares pescato negli oceani Pacifico, Indiano e Atlantico e inscatolato a Trapani. Ingredienti dichiarati: olio di oliva e sale. Peso sgocciolato 156 grammi (0,01 Euro al grammo).
● Tonno Consorcio (30 Euro al chilo): è della specie Thunnus Albacares ma non dice dove è stato pescato, nè dove è stato inscatolato. Ingredienti dichiarati: olio di oliva e sale. Peso sgocciolato 132 grammi (0,03 Euro al grammo).