I miei pochi, residuali imbarazzi nei confronti della cucina industriale si stanno sciogliendo come neve al sole, più veloci dei poli.
Filetti di sgombro in scatola, cipolla e pane: un'evergreen nazional-popolare che non tradisce mai, nemmeno nei giorni convulsi del Coronavirus. |
Succede che le scatolette, verso cui in realtà provo da sempre una segreta e insana attrazione, vengono sempre più rapidamente sdoganate, senza pensarci su tanto.
E' semplicemente uno fra i tanti non previsti effetti collaterali messi in modo dalla emergenza Coronavirus.
👉In questi giorni difficili l'idea stessa di scatoletta o barattolo non viene più confinata alle sole gite in montagna e ai malcerti tavolini dei bivacchi.
In queste giornate di parossismo mediatico mi appoggio con composta riconoscenza ai barattoli di sgombro e di tonno tanto aborriti dalla spocchia dei bambocci foodly-correct, costretti ormai solo nei social, visto che i localini sui Navigli della Milano da bere sono ormai off-limits.
oggi sono di turno in cucina. cipputi, mi ha dato un ottimo suggerimento con lo sgombro e la zigola...
RispondiEliminaNon l'ho scritto, ma io ci metto sempre anche l'aceto.
Elimina