Facile e inconsueto giro in quota lungo le forestali che portano prima a Malga Sette Selle e poi a Malga Mendana, nei Lagorai meridionali.
 |
Gli edifici di Malga Sette Selle, con il Sasso Rosso (sx) e il Sasso Rotto (a dx) sullo sfondo. Sono luoghi di antica colonizzazione e ancora molto legati alla cultura di monte e di paese, con diverse malghe ancora attive. Con qualche brutta eccezione.
|
 |
Dall'alta Valle di Sette Selle: la Valsugana con il largo massiccio del Monte Grappa che ne sbarra lo sbocco in pianura. In ombra la piccola catena che la separa dall'al- topiano del Tesino, con il Monte Mezza e la contigua Cima la Presa, più il Monte Le- fre, che resta più spostato verso chi guarda.
|
Posti snobbati dal turista più modaiolo, che sembra apprezzarli solo a parole ("Oddio, vorrei vivere qui tutto l'anno!"), ma che in realtà se ne tiene distante ("Io all'apericena non rinuncio!"). E per fortuna che è così!
👉Qui le ristrutturazioni di baite e malghe sono curatissime, puntigliose e vengono fatte con pietra, legno e scandole, eppure nessun architetto o geometra è mai morto di fame anche se qui gli aspiranti arkistar hanno poca decorrenza.
Nota sull'escursione: terminato il lungo avvicinamento in auto, si tratta di una ariosa camminata tra i pascoli alti in una zona dei Lagorai meridionali,
tra Val dei Mocheni e Cima d'Asta, che gravita sulla Valsugana ma ha caratteri prettamente alpini. Questi monti minori sprigionano grande fascino e bellezza e osservano dall'alto il solco della Valsugana, sempre più congestionato e lontano. Un altro mondo.
Quote e dislivelli (dati del GPS):
Quota di partenza/arrivo: m 1.721 (parcheggio)
Quota massima raggiunta: m 1.962
Dislivello assoluto: m 241
Dislivello cumulativo in salita: m 350 circa
Dislivello cumulativo in discesa: m 350