lunedì 25 novembre 2024

Il ponticello che collega le Dame di Sion alla città

Il ponticello che alla Busa scavalca il Fersina risale a quando Trento era ancora una città d'acqua (e venne ricostruito dopo un'alluvione).
Le sue travi metalliche sono lì dal 1926. E' in fondo all'alberato Viale Trieste, alla confluenza con Via Grazioli. Questo piccolo fonte in ferro, oggi pedonalizzato, sbocca davanti alle "Dame di Sion" (che oggi ospita il liceo scientifico "Galileo Galilei", visibile sulla sinistra).
Ci troviamo nella ombrosa località "la Busa": da qui si raggiunge in fretta il centro
scendendo per Via Grazioli. La foto è presa dal lato del liceo scientifico dal nome
quasi provocatoriamente laico che occupa l'edificio a suo tempo nato come istituto
educativo dell'ordine delle Dame di Sion. 
Qualche anno fa è stato ristrutturato e ri-
nominato
, diventando così "Ponte delle Dame di Sion".
Nel maggio del 1926 una piena del Fersina si portò via il vecchio ponte di legno e  per la ricostruzione si scelse il ferro. Per il progetto ci si appoggiò all'ing. Silvio Untergasser, il quale affidò poi  il montaggio alla ditta meccanica di Camillo Chier.
👉Si tratta di una stretta struttura in ferro con una corsia centrale larga 2,5 metri più due passerelle laterali. Il manufatto centrale fu finanziato per una buona metà dalle Dame di Sion, il resto rimase a carico del Comune di Trento che si accollò anche gli oneri della manutenzione.
I lavori furono completati in fretta, l'inaugurazione avvenne il 25 marzo 1927. La nuova struttura fu intitolata a S. Francesco, del quale cadeva il VII centenario della morte (1226).
Una cartolina di quando l'edificio era ancora di proprietà dell'ordine religioso omonimo, che lo adibiva a studentato femminile. Una curiosità: negli anni del '68 trentino qui soggiornò anche Margherita Cagol, compagna del fondatore delle "Brigate Rosse" Renato Curcio, che invece alloggiava allo studentato di Villa Tambosi, a Villazzano.


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