Dopo il 1866, quando Trento era ancora austriaca ma Venezia era già italiana, ci fu il boom delle ferrovie, che interessò anche la Valsugana.
La tratta Trento-Tezze venne inaugurata nel 1896 e terminava alla piccola stazione di Tezze, che si trovava poco prima del confine con il Regno d'Italia, che era lì dal 1866, quando la terza guerra di indipendenza italiana aveva tolto il Veneto agli Asburgo. |
Una locomotiva italiana della serie 880, oggi conservata a Primolano. |
All'epoca i circoli economici austriaci premevano per la realizzazione di un collegamento ferroviario Brennero-Venezia; lo facevano perchè spinti dal suo potenziale commerciale.
👉Nello stesso tempo il governo austriaco non era molto propenso a favorire il Lombardo-Veneto e privilegiava invece il porto di Trieste che veniva ritenuto più aderente ai propri interessi e anche militarmente più importante (e questo spiega perchè la "ferrovia meridionale" Vienna-Trieste venne inaugurata molto prima, nel 1858).
Il lungo viadotto su archi che supera il dislivello fra il fondovalle dove si trova la città di Trento e la Valsugana qui con una motrice a carbone della serie 625. Il viadotto era ben costruito visto che viene utilizzato con piena soddisfazione anche oggi. |
Una locomotiva della serie 740 rimessa in funzione e fotografata durante una rievo- cazione storica nella stazione di Borgo Valsugana, con la Panarotta e il Monte Fra- vort sullo sfondo, nel 2014. |
La tratta italiana Mestre-Primolano: la concessione per la costruzione e l'esercizio della linea tra Mestre e il confine tirolese presso Primolano fu ottenuta da una società privata, la Società Italiana per la Ferrovia della Valsugana (SIFV).
👉Il collegamento mancante tra l'uscita dalla stazione di Primolano e quella austriaca di Tezze Valsugana venne costruito a cura delle imperial-regie ferrovie austro-ungariche. Fu a quel punto che Primolano, prima stazione in territorio italiano, grazie all'intervento austriaco divenne stazione internazionale di confine. Correva l'anno 1910.
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