Restò lì 52 anni: dal 1866 (III guerra di indipendenza, quando l'Austria perse il Lombardo-Veneto) al 1918 (WW1, quando perse il Trentino).
|
Il confine di Martincelli guardando in direzione Trento in una cartolina del 1918 ed oggi (Google View). In entrambe le foto si distingue la vecchia targa che l'impero austroungarico poneva ai suoi confini. Martincelli si trova tra Tezze e Primolano, in sinistra Brenta. La cartolina è del 1918 e vi compare anche la ferrovia, che in questo tratto venne ultimata ed entrò in servizio nel 1910. |
|
La barra confinaria austriaca, situata lungo la strada risalente all'epoca napoleoni- ca (poi S.S. 47 della Valsugana ed infine, dopo l'apertura dei nuovi tratti allargati, declassata a strada provinciale). Il luogo è ancora perfettamente riconoscibile. |
Dopo la perdita del Veneto da parte dell'impero austriaco (1866) in Valsugana comparve un nuova linea di confine che tagliava in due la valle separando la parte trentina (che rimaneva austriaca) dal quella veneta (passata al giovane Regno d'Italia).
👉Nel fondovalle il nuovo confine incrociava la strada della Valsugana in una località minore che si trovava presso Primolano e che si chiama Martincelli, che divenne così l'ultimo nucleo abitato in territorio austriaco, mentre Primolano diventò l'ultimo centro importante in territorio italiano.
|
La tabella confinaria in uso nell'impero austroungarico di Cecco Beppe è stata ripristinata nel 2015. In basso vediamo i binari della ferrovia della Valsugana, che ovviamente nel 1866 non c'erano ancora. |
Nessun commento:
Posta un commento