Il "Bivacco Forestale San Giovanni Gualberto" si sviluppa su due piani costruiti in legno e poggiati sulle parti in pietra di un edificio di proprietà del Comune di Canal San Bovo che viene usato dalle guardie forestali. Si trova nel bosco a quota 1.565 e a circa 2 ore dal Passo della Gobbera, lungo la via solitamente seguita per salire alla cima del Monte Totoga. A piano terra ci sono il camino, le panche e un tavolo. Per raggiungere il reparto notte bisogna arrampicarsi sulla scala a pioli che dall'esterno sale al ballatoio; una porta si apre su un locale ampio, basso e finestrato del tutto privo di arredi. Perciò oltre al sacco a pelo serve anche il materassino. |
E' un vero bivacco, di quelli nudi e crudi, e forse proprio per questo è così poco frequentato.
C'è tutto quello che serve per passare la notte in montagna, ma niente di più.
E così chi viene qui per altri scopi alza i tacchi e torna a valle prima che faccia buio.
C'è tutto quello che serve per passare la notte in montagna, ma niente di più.
E così chi viene qui per altri scopi alza i tacchi e torna a valle prima che faccia buio.
Nei bivacchi dotati di camino o fornasèla ma privi d'acqua non ci sono mai stoviglie semplicemente perchè non è possibile lavarle. Però ci si può arrangiare benissimo con la pellicola di alluminio. Le varianti, come si vede, di solito ruotano attorno a soluzioni poco vegetariane, proprio come capita in quei bivacchi che invece l'acqua ce l'hanno (in questo è a poca distanza). |
Certo, se fuori ci fosse una fontana con l'acqua sarebbe perfetto... ma non bisogna dimenticare (secondo me) che specialmente alle basse quote (ed è il nostro caso) le comodità andrebbero ridotte al minimo, diciamo che "niente materassi e coperte" potrebbe a volte costituire una specie di assicurazione contro bifolchi e vandali.
Che sia ora cambiare rotta rispetto allo stile inaugurato dal ciclista Francesco Moser quando qui in Trentino era Assessore al Turismo e spingeva per azzerare la differenza fra il rifugio di montagna e albergo di fondovalle?
Un po' di semplicità non guasterebbe...
Un po' di semplicità non guasterebbe...
nudo e crudo il bivacco..............nudo e crudo pure il commento.gilberto
RispondiElimina...per fortuna che i costruttori di bici hanno ancora un po' di umanità, forse si sono messi una mano sul c... uore e le forniscono ancora con la sella !!!.........quella è una solida e bella struttura, pagata con i soldi dei contribuenti, ma in realtà non serve a nessuno. francesco Moser oltre che campione sportivo era anche campione di accoglienza!!!!
RispondiEliminaE' servita a me e a tantissimi altri, che non considerano Francesco Moser un campione di umanità e accoglienza ma uno che, sceso dalla sella, é come gli altri.
EliminaE' sempre aperto? O bisogna chiedere le chiavi a qualche custode?
RispondiEliminaSì, se nell'ultimo anno non sono cambiate le cose é sempre aperto. E richiede rispetto, é ovvio. Altrimenti lo chiuderanno.
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