Il pemmican è un alimento concentrato a lunga conservazione usato dai nativi nordamericani, che lo producevano seccando le parti magre della carne di daino, cervo, bisonte, renna.
Il pemmican (a sinistra) contiene una maggiore percentuale di grasso rispetto al
Landjäger (a destra). Inoltre incorpora anche bacche e piccoli frutti che assicura- no un importante apporto vitaminico. Assomiglia anche ad altri insaccati a lunga conservazione in uso nell'arco alpino. In Nord-America la carne secca è ancora abbastanza diffusa, più che da noi, dove prevalgono le barrette energetiche.
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Nel dipinto "L'ultimo pemmican", del pittore texano Martin Grelle, si vede un gruppo
di nativi che al termine di una battuta di caccia sfortunata dividono tra loro il pemmi- can rimasto, unica garanzia di sopravvivenza. |
Tagliate in strisce sottili, le carni venivano dapprima essiccate al sole o al vento e poi ridotte in polvere.
👉Per ricavare un chilo di carne secca servivano cinque chili di carne fresca.
👉Per ricavare un chilo di carne secca servivano cinque chili di carne fresca.
Aggiungendo al trito di carne secca diversi frutti di bosco come mirtilli, bacche Saskatoon, ciliegie, ribes e chokeberries, se ne ricavava un impasto che veniva mescolato con grasso animale fuso nella proporzione di 1:1.
L'impasto veniva poi pressato in forma di gallette, prima insaccato e poi lasciato essiccare al vento.
Ed è proprio grazie a questo tipo di lavorazione che il pemmican era in grado di conservarsi a lungo.
Ed è proprio grazie a questo tipo di lavorazione che il pemmican era in grado di conservarsi a lungo.
👉Questa strana parola deriva dal termine pimîhkân, in uso presso i nativi Cree, che a sua volta deriva dalla parola pimi, "lardo, grasso".
👉E' stato introdotto fra i coloni bianchi dai trappers, i cacciatori di pellicce del far west.
👉In seguito venne anche adottato dagli esploratori polari, quali Robert Falcon Scott, Roald Amundsen, Robert Peary, che lo utilizzarono nelle spedizioni sia per l'alimentazione dei loro uomini che per quella dei loro cani.
oggi si demonizza molto il grasso ma una volta era importante per il tipo di vita difficile e faticoso che si faceva specie nelle zone fredde di montagna, aiutava a proteggere dal freddo. L'ultima volta che sono stato in Canada vendevano sia della carne essicata che del salmone, ho visto questa tradizione è rimasta in qualche località vicino alle riserve indiane.
RispondiEliminaGrazie per questa notizia canadese curiosa e interessante. Mi sta venendo la voglia di pestare in un mortaio il Landjäger con delle bacche di ginepro secco e scfondere il lardo di maiale, mescolarli, aggiungere un po' di frutta disidratata, infilare in un sacchetto di tela e appenderlo in baracca per vedere cosa succede (dimenticavo: affumicare almeno un poco sul barbecue...). In autunno però...
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