I ladri risposero che due volte al giorno si bagnavano i polsi e le tempie con un macerato di erbe che conteneva salvia, rosmarino, timo e lavanda. La leggenda che presta il nome a questo aceto commerciale allude alla grande peste del 1630, quella de "I promessi sposi".
La leggenda vuole che nella città di Tolosa quattro ladri fossero soliti entrare nelle case degli appestati per far man bassa.
E che presi e condannati, avessero avuta salva la vita rivelando il segreto che li rendeva immuni.
E che presi e condannati, avessero avuta salva la vita rivelando il segreto che li rendeva immuni.
La storia si ripetè quasi un secolo dopo, a Marsiglia, durante l'epidemia di peste, nel 1720.
La formula dell'aceto dei quattro ladri è riportato anche nel Codice Ufficiale Francese del Corpo Medico del 1758, dove però figura con un''aggiunta di cannella, acoro aromatico e aglio.
Scomparve poi dal Codice nel 1884, con l’avvento della medicina moderna.
Ma se più laicamente ci limitiamo a considerrlo un sempice aceto aromatico, ecco che vale la pena di provarlo.
Anche se non disponiamo di aceto fatto in casa, un aceto da supermercato migliora di molto dopo aver ospitato in bottiglia queste quattro erbe, il cui mix sembra andar bene anche per le insalate dell'orto.
Salvia e timo, bottiglia, rosmarino e lavanda. Buono per qualsiasi insalata, a comin- ciare da quelle verdi prese nell'orto. |
Scomparve poi dal Codice nel 1884, con l’avvento della medicina moderna.
Ma se più laicamente ci limitiamo a considerrlo un sempice aceto aromatico, ecco che vale la pena di provarlo.
Anche se non disponiamo di aceto fatto in casa, un aceto da supermercato migliora di molto dopo aver ospitato in bottiglia queste quattro erbe, il cui mix sembra andar bene anche per le insalate dell'orto.
Gli ingredienti durante una replica casalinga: un aceto di buona qualità, lavanda, salvia, origano e rosmarino. |
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