lunedì 27 ottobre 2014

Il sentiero fantasma di Cima d'Asta

Cartine escursionistiche e Istituto Geografico Militare: c'è chi copia e chi no?
Le tavolette 1:25.000 dell'IGM rimangono un riferimento per la rappresentazione
del terreno e per le curve di livello, ma per il resto no. L'ultimo rilascio della tavo-
letta "Caoria" è del 1959. Cinquant'anni e passa hanno cambiato i punti di riferi-
mento: la Cima dei Diavoli - per esempio - viene riportata come quota 2.808,
senza toponimo. Viceversa, le tavolette possono tornare utili proprio perchè non
sono state aggiornate: riportano, per fare un esempio, linee ferroviarie dismesse
da decenni. Possono essere una risorsa per chi fa della archeologia cartografica,
cercando segni del passato che le opere dell'uomo hanno sepolto nel paesaggio.
Voglio proprio riportare l'accurata puntualizzazione comparsa nel forum Girovagandoinmontagna a proposito di un sentiero inserito accidentalmente nella cartografia ufficiale dello Stato, un'errore risalente alla WW1 e pedisse-quamente ripetuto nelle mappe 1:25.000 più gettonate (con poche eccezioni).

La stessa porzione di territorio e la stessa scala 1:25.000 ma qui in una cartina
di nuova generazione, che nasce in formato digitale per essere impiegata su
PC-GPS-smartphone ed è disponibile su carta solo come ulteriore possibilità.
Ecco cosa scrive Mau: "Volevo far conoscere ai forumisti che ancora non ne sono al corrente una simpatica curiosità cartografica, quella che riguarda il "sentiero fantasma" di Cima d'Asta, il sentiero al Boal delle Laste. Si tratta di un ardito percorso che, partendo dalla Val Regana, doveva collegare, a fini militari, la Malga Regana di sopra con la dorsale che unisce Cima dei Diavoli al Corno di Val Regana, e arrivare poco prima dell'ultima "erta" che conduce a Cima d'Asta. Il sentiero fu effettivamente progettato dall'Esercito italiano nel settembre 1917 e furono addirittura predisposti gli uomini addetti alla costruzione, nonchè il materiale occorrente; e fu tracciato, con tratto nero continuo, su una carta topografica militare dell'epoca. Ma il frettoloso ritiro di tutti i militari italiani da Cima d'Asta e dal Lagorai nei primi di novembre del 1917, a rinforzo del fronte orientale, non consentì la realizzazione del sentiero. Ma ormai il tracciato era
stato riportato sulle carte IGM e nessuno si preoccupò di rimuoverlo.
L'errore fu portato avanti per molti anni da tutte le cartine per escursionisti (ancora riportato con tratto nero continuo), diretta emanazione di quelle IGM, fino a pochi anni fa ... quando fu scoperto grazie alle ricerche del Dr. Girotto e pubblicizzato nel volume "Cima d'Asta-Gruppo di Rava e Tolvà", edito nel 1998, a cura di Giuseppe Busnardo e della sezione SAT del Tesino. Da quello che ho letto, il "sentiero fantasma" è stato per molti anni la disperazione di tanti escursionisti che lo hanno inutilmente cercato! [...]
Pensate che il sentiero è tuttora segnato come esistente nella nuova carta Tabacco 014, edita nel 2007. E' segnato anche nelle vecchie cartine GEOGRAFICA n. 75 e 78, come anche nella Kompass 621. L'errore è stato corretto nella cartina Kompass 626 e nella 4Land."

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