"Luft der Stadt macht frei" (l'aria di città rende liberi), un richiamo che montanari, contadini e coloni della montagna hanno pagato caro.
Quando ci hanno creduto, l'hanno pagata cara, sradicamento e abbandono, tanto che oggi i miti fondativi dei popoli di montagna evocano mondi pre-moderni.
👉L'industria, il progresso, l'affran-camento dal servaggio, le libertà personali, le leghe di mutuo soccorso, i sindacati e il sogno di una palingenesi sociale incarnata nella Rivoluzione d'Ottobre: per loro sono tutte storie di pianura, di grandi numeri e di grandi speranze, incapaci di legarsi alla loro vita, allo stesso tempo anarchica e conservatrice, individualista ma generosa, ignorante ma intelligente, religiosa ma libera, spesso portatrice di una spiritualità più in contatto con la terra che con i chierici.
👉Un'epica disperata, una perdita magistralmente fissata da Nuto Revelli nel suo "La guerra dei vinti", una storia piemontese che vale anche per il Trentino-felix. Che questi anni Duemila segnino forse il giro di boa?
Nessun commento:
Posta un commento