giovedì 19 febbraio 2015

Dov'è finito lo sci di fondo?

Alla fine li ho portati in discarica. Da troppi anni se ne stavano in baracca a naso all'ingiù, completamente inutilizzati.
Ecco come è finito lo sci di fondo: si pestano addosso per arrivare primi. Questo
scatto arriva dalla famosa "marcialonga" di Fiemme, ormai abituata 
alla neve arti-
ficiale, quella che ci costa 3 Euro al metro cubo.
I primi tracciati a pagamento erano stati quelli di Passo Lavazè. All'epoca questa storia del biglietto aveva dato fastidio a molti, ma non a me.
👉Poi, col tempo ho capito che il biglietto era stato solo un'avvisaglia. A ruota sono arrivati gli striscioni pubblicitari, le recinzioni, i consigli, le regole, le tutine di moda, i cronometri, i sensi unici, perfino le musichette.
👉Infine, il passo pattinato ha trasformato lo sci di fondo in competizione. E gli "sportivi" hanno cominciato a comportarsi da padroni, arrivavano da dietro urlando "pistaaa" e facevano come se gli altri non esistessero, spintoni compresi, sempre più simili ai teppisti d'una qualsiasi curva sud.
👉Così, piano piano, le persone che non volevano far parte dello spettacolo, nè vivere col cronometro in mano, hanno cambiato attrezzo e sono passate alle ciaspole perché quando il grande business dello sport aggredisce comunità e territori, disertare è il minimo.

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