sabato 27 giugno 2020

Tra le vittime fatte da Vaia il 28 ottobre 2018 ci sono anche gli "alberi monumentali"

Ci vorranno vent'anni per cicatrizzare le ferite di quella nottata, e poi si potrà iniziare a parlare di ricrescita del bosco. Ci sarà da aspettare...
Lungo la strada del Manghen, dal Passo verso Molin di Fiemme.
Tra i danni collaterali della gran sventata di un'anno e mezzo fa ci sono anche i "giganti", le conifere secolari che erano state anche censite dalle comunità ambientaliste.
Alcuni di loro sono caduti, per lo più nell'indifferenza generata da un disastro più grande, un po' come si può pensare dell'anziano nonno morto di Coronavirus.
👉Uno è l'abete  chiamato "Torre di Pisa" che era cresciuto al bordo della strada che da Passo Manghen scende a Molina di Fiemme.
Zoom  su un versante della Val Cadino preso da un colpo di vento di Vaia.

1 commento:

  1. Ooops! Contrordine. Il vecchio Torre di Pisa era ancora in piedi nel giugno de 2019 e quindi non poteva essere stato abbattuto dalla tempesta Vaia, che è dell'ottobre 2018. Ringrazio Lorenzo Vanzetta per il fact-checking: https://www.facebook.com/groups/giuelemanidallagorai/?post_id=602936473746365

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