lunedì 2 agosto 2010

La tecnica HDR nella fotografia di montagna

La ripresa originale in formato JPG.
(Tre Cime di Lavaredo)
Dopo il trattamento HDR
le ombre sono più leggibili.
La tecnica High Dynamic Range (HDR) permette di fondere una tripletta di immagini riprese a +1, 0, -1 spot salvando in un unico file le parti migliori di ciascuna delle tre foto. Serve un cavalletto, e non può essere applicata ad immagini movimento. Ottima per foto di interni o di architettura e in genere per immagini still-life. E in montagna? Succede di voler riprendere un primo piano in ombra ambientandolo però su uno sfondo illuminatissimo dal sole. In casi simili si può simulare la tecnica HDR applicandola ad un singolo fotogramma. Chiaramente è un lavoro che va fatto a casa, al computer. L'esposizione va misurata sulla zona più chiara dell'inquadratura, così da ottenere un fotogramma con le "ombre chiuse". Photoshop, nelle sue versioni più recenti, dispone di una funzione HDR. Ma esistono programmi shareware (pochi euro) che agiscono perfettamente anche sui singoli fotogrammi, che è quello che ci interessa. Nelle foto di esempio il trattamento è stato fatto con Dynamic Photo HDR.

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