sabato 14 aprile 2012

Qualche prova col catadiottrico sovietico

Le due foto sono state riprese dallo stesso punto, entrambe con fotocamera Panasonic Lumix G2 (che essendo in formato Micro4/3 ha un fattore di conversione 2 rispetto al vecchio standard 24x36 delle macchine a pellicola).
Castel Telvana ripreso con il vecchio catadiottrico MTO 500. L'inquadratura corrisponde a quella di un teleobiettivo da 1000 mm nel formato pellicolaTempo 1/320" a ISO 100 su cavalletto.
L'MTO 500 di fabbricazione sovietica, all'epoca uno dei pochi obiettivi a specchio esistenti, e sicuramente l'unico a prezzo abbordabile, sulla G2 diventa un 1000.

Castel Telvana ripreso con la Lumix G2, obiettivo zoom 14-42 mm. su  focale 25 mm 
(che equivale a 50 mm. nel formato  pellicola). Tempo 1/800 di secondo a 100 ISO
di sensibilità.
Attenzione: va usato su cavalletto; a mano libera è non é solo "poco maneggevole", inquadrare diventa difficile ma soprattutto è molto difficile mettere a fuoco. Diciamo quasi impossibile.
👉Anche le riprese all'infinito soffrono dello stesso problema perchè il barilotto della messa a fuoco ruota oltre il punto di infinito. Il diaframma è fisso (f:8) e questo accentua ulteriormente la difficoltà della messa a fuoco.
👉C'è però un aspetto positivo: grazie alla loro costruzione ottica gli obiettivi a specchio non soffrono di aberrazione cromatica!

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