Fu inaugurata il 13 settembre del 1909 con il nome di Große Dolomitenstraße. Collegava Bolzano con Cortina.
Come spesso accadeva in quell’epoca, fu costruita per fini militari; serviva infatti a garantire una via facile e sicura ai convogli che trasportavano armi, soldati e mezzi pesanti verso il confine con il Regno d'Italia.
1905: inaugurazione "preventiva" dell'obelisco commemorativo a Passo Pordoi.
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👉Lunga 110 chilometri, univa Bolzano a Cortina d'Ampezzo (allora entrambe ricadevano entro i confini dell'Impero Austroungarico) e fu costruita in otto anni dal lavoro di 2.500 operai con una paga giornaliera di 3 corone; che la aprirono lungo la Val d'Ega, la Val di Fassa e la Valle di Livinallongo. Il nuovo percorso collegava tratti locali preesistenti: per esempio dal 1860 un tronco stradale collegava già il sobborgo bolzanino di Cardano con Nova Levante attraverso la Val d'Ega, per poi proseguire verso il lago di Carezza e il Passo di Costalunga fino a San Giovanni di Fassa. Si trattò quindi di collegare la Val di Fassa per proseguire lungo il Pordoi e il Falzarego fino a Cortina d'Ampezzo. Lungo questo nuovo tratto fra la Val di Fassa e Arabba la strada contava 61 tornanti, aveva una pendenza massima del 7,9% e una pendenza media 6,7%; raggiungeva (e raggiunge) la quota massima di 2.239 metri a Passo Pordoi, dove nel
1905 era già stato posto un obelisco a futura memoria.
1905 era già stato posto un obelisco a futura memoria.
👉Considerato il precursore dell'industria turistica dolomitica, Theodor Christomannos, nato nel 1854 da famiglia greca a Vienna e poi trasferitosi a Merano, comprese l’importanza di una strada che non servisse solo da accesso alle singole valli, ma che fosse in grado di collegare tutta l’area dolomitica. La sua scommessa pur fra mille traversie fu appoggiata da Bolzano e dagli ambienti ministeriali viennesi e nel 1897 fu ufficialmente avviato il progetto di costruzione della strada tra Canazei e Arabba, detta 'del Pordoi' e quella da Arabba a Cortina detta "del Falzarego".
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