Enrico è un'incallito viaggiatore, è stato dappertutto, credo gli manchino solo la Svizzera e San Marino, e da un po' ha smesso di trascinarsi dietro la reflex (una Nikon D70).
Chi viaggia davvero - e spesso a piedi - finisce con l'apprezzare altre doti oltre al mirino e alla qualità delle ottiche. I trek nepalesi e gli affol-lamenti urbani, i paesi musulmani e la necessità di non attirare l'attenzione, il riserbo di lama e religiosi vari e, last but not least, il peso nello zaino, gli hanno fatto apprezzare la versa-tilità point and shot delle compatte.
Nikon Coolpix P330 (vedi prova DPreview).
|
Ora si lamenta della sua piccola Canon, buona resa ma così sensibile agli abbagliamenti con-troluce (il cosiddetto flare) e chiede di meglio.
Dovessi scegliere direi: tascabile dotata di piccolo zoom che inizi da 24 mm equivalenti per i paesaggi, l'architettura e gli interni. E poi che l'ottica sia di buona qualità. Assicurazioni contro il flare non ce ne sono, quindi puntare sulla qualità. Ne ho selezionate tre da taschino, ma tutte di fascia alta. Non sono rugged, ed è un peccato (ma per quanto ne so 24 mm rugged non ne esistono).
Canon Powershot S120 (vedi prova DPreview).
|
Nota: per quando riguarda invece le compatte ad ottica intercambiabile, sono tutte sensibilmente più ingombranti. Sta però per uscire una coppia corpo+zoom che potrebbe fare alla bisogna: la nuova Lumix GM1 con zoom 24-64 mm equivalente.
L'obiettivo è veramente compatto e l'ingombro complessivo non dovrebbe allontanarsi troppo da quello delle tre compattine ad ottica fissa. Il sensore di dimensioni maggiori permetterebbe poi di "croppare" i file di un buon 50%, portando di fatto l'escursione dello zoom fino a - diciamo - un 120 mm "percepito".
Nessun commento:
Posta un commento