E' prodotta artigianalmente da un piccolo allevatore della Valle dei Laghi, qui in Trentino, ed é molto buona...
L'aspetto della formaggella sarà confermato dalla prova sul tavolo: non tradisce le aspettative. E' proprio buona come sembra. |
La formaggella di capra in un'improvvisata rustica compagnia con i Gurken, i cetriolini in agrodolce che accompagnano i taglieri di salumi e formaggi. |
👉C'é qualche nicchia in contro-tendenza, qualche punto vendita che - almeno a Pasqua - espone il cartello "Carne di capretto" ma non incide sulla quantità anche se fa felici gli estimatori come me. Però é un vero peccato.
👉Non molti chilometri più ad est, é tutta un'altra storia. Mentre da noi a tenere il punto é, tra mille difficoltà, l'arrosto di caprone tirolese, nelle isole dell'Adriatico orientale tengono banco il capretto di Cherso o anche, più modestamente, l'agnello, dopo una lunga e silenziosa resistenza durata del 1945 ad oggi.
Al centro: la pastora etiope Agitu, che ha salvato dall'estinzione la razza della capra mochena (purtroppo Agitu é stata recentemente violentata e uccisa da un suo dipendente africano). Nelle altre foto: lo Schöpsernes (brasato di montone) in Val Senales, lo Ziegenbockbraten (arrosto di capra) in Val Passiria e il formidabile agnello di Cherso dell'isola quarnerina, un classico must della cucina locale. A sinistra in alto: capre di montagna presso Cima delle Anime, a Nord di Merano, fra Senales e Passiria. |
Tutti i consumi di carne sono in flessione, inclusi capra e agnello mentre i formaggi sono stati riscoperti e hanno una grande considerazione
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