martedì 23 novembre 2021

L'eredità dei Masé, salumai venuti dalla Rendena

La saga famigliare dei Masé, i salumai rendenesi che raggiunsero il successo a Trieste e a Bolzano.
Un camion dei Masè nella Trieste della belle époque, dove conobbero il successo per avervi introdotto il "cotto di Praga", un prosciutto boemo affumicato che a Trieste conobbe una seconda giovinezza nella sua versione tagliata a mano e servita calda.
La bottega dei Masé nella centrale Via Ghega di Trieste nei loro anni ruggenti, quan-
do facevano tendenza con il loro "cotto". Oggi lo si trova nelle boutique trendy e mo-
daiole, oppure nelle sopravvissute osterie popolari, spesso schifate dai radical-chic. 

In valle gli inverni dell'Ottocento erano sinonimo di "emigrazione stagionale". Nei mesi freddi Giacomo Masé (1844-97) lasciava la cura della stalla alla moglie Maria e con i suoi fratelli partiva, nel giorno di Santa Lucia, per il Mantovano dove si fermavano fino a primavera per lavorare come salumieri.
👉Dopo aver chiuso lo storico negozio di Via Goethe a Bolzano e lo stabilimento triestino di San Dorligo della Valle, anche il vecchio negozio di Strembo é sparito. Ora in valle c'é un capannone con due appendici in finto rustico da immaginario urbano. Ma i prodotti sono buoni.
Il nesso con la memoria storica dei Masé si trova nel nuovo insediamento lungo la SS di Rendena a Borzago di Spiazzo Rendena, dove sono riuniti lo stabilimento di produzione (marchio "Brenta Salumi"), il ristorante e il punto vendita "La Bottega del Frà" che é ospitato in un edificio finto-rustico spacciato per "uno splendido maso di montagna". La freccia indica la direzione per Tione e Trento.
Oltre che a Trieste, i Masè avevano un loro negozio anche a Fiume, oggi Rijeka: "Che abbondanza nelle salumerie dei Masè e nel negozio di Moravecz in Corso, che aggiungeva anche il profumo del suo caffè tostato che la gente veniva a comperare anche da Oltreponte. Le pasticcerie piene anch’esse di allettanti effluvi di profumi di pastecreme, krafen e torte Dobosz." (Giulio Scala, "Ricordi fiumani di Giulio Scala")

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