giovedì 9 maggio 2024

Sulle strade della WW1 fra il Matajur e il Kolovrat

Un week-end auto+scarponi lungo le creste della WW1 dove il tenente Erwin Rommel sfondò il 24 ottobre del 1917. Una piccola falla che si trasformò fin da subito nella disastrosa e tragica ritirata di Caporetto.
Nei  punti-chiave della rotta di Caporetto. Con partenza e arrivo da Cividale del Friuli. Kappa=Rif. Casoni Solarie sotto al Kolovrat. Emme= Rifugio Guglielmo Pelizzo al Matajur. Ci: paese di Caporetto oggi Kobarid. Esse: valico di Stupizza oggi Robic, nella Valle del Natisone, lungo la quale il grosso delle forze tedesche scese e dilagò nella pianura friulana.
L'illustrazione pubblicata dal Corriere della Sera mostra la zona dello sfondamento
austro-tedesco a Caporetto. Il Monte Matjur è quello che si vede fra le due scritte
Caporetto-IV° Corpo.  Tra il Matajur e il Kolovrat s'infiltrarono le avanguardie dello
sfondamento, sei compagnie di Sturmtruppen germaniche comandate dal giovane
tenente Erwin Rommel, la futura "volpe del deserto" della WW2.
E' un giro da fare in due giorni: prima puntando al Kolovrat (dove avvenne il primo sfondamento austriaco) e poi al Matajur (da dove Erwin Rommel dilagò verso la pianura), con brevi su e giù di collegamento fra le tante Valli del Natisone.
Il Rifugio Casoni Solarie (m 956).
👉Con partenza e arrivo da Cividale. Il tratto Cividale- Rif. Solarie è di 39 km. Dopo il pernotto al Solarie e l'escursione a piedi che transita dal Passo Zanuso (conquistato dal distaccamento dell'allora giovane tenente Erwin Rommel) al termine della giornata si prosegue in auto per strada alta verso Livek e poi al Rif. Pelizzo al Matajur, per complessivi 33 km, e lì si pernotta. Il mattino dopo si sale al Monte Matajur (300 metri di dislivello) dalla cui cima (anch'essa conquistata da Rommel) si gode un ampio panorama sulle Alpi Giulie e sulla valle dell’Isonzo a levante, sulle Dolomiti Clautane e Zoldane a ponente. Al rientro si riparte in auto scendendo a Kobarid/Caporetto, da dove si svolta a Nord per passar dal Valico di Stupizza e scendere lungo la Valle del Natisone fino a Cividale chiudendo così il cerchio.

Punti di appoggio da utilizzare:
Al Rifugio Pelizzo (m 1.320) fanno anche il Toc en Braida e il frico.
Il Rifugio Casoni Solarie (m 956) presso Passo Solarie, a fianco della strada e con parcheggio.
Il Bivacco Zanuso (m 1.116) panche, tavolo e stufa ma niente letti.
Il Rifugio Guglielmo Pelizzo (m. 1.320) al Matajur , con parcheggio.

👉Per la parte a piedi vedi la competente descrizione datane in "Il Mont Kuk e e le trincee del Kolovrat" a cura della Società Alpina delle Giulie (sezione di Trieste del CAI). Con partenza e arrivo da Passo Solarie (m 956) e dislivello complessivo di 400 metri su 9 km.


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