venerdì 8 aprile 2011

Si può usare un supertele a mano libera?

Il Monte Cigot-Tschigot (m 2.998) ripreso dal lungo Passirio di Merano con una
focale di 415 mm equivalenti, diaframma 5,6 e tempo 1/1000 di secondo.
Sensibilità 100 ISO. Dimesioni originali 4000x3672 pixel.
Un teleobiettivo da 400 mm equivalenti ha ha un angolo di campo pari a quello di un cannocchiale da 8 ingrandimenti.
Dettaglio sulla retrostante Lazinser Rotelspitze (m 3.037). Ritaglio di
 2000x1336 pixel poi ricampionato con Photoshop a 4000x2672. Non ci
sono tracce di micro-mosso.
Chiaro che tenerlo fermo è un problema. Ma in montagna la luce non manca e le digitali sono spesso dotate di dispositivi di stabilizzazione dell'immagine che fanno guadagnare due o tre stop.
In più se si fotografano paesaggi ci si può accontentare di diaframmi molto aperti perchè avere un'elevata profondità di campo non serve.
Infine le ottiche attuali cominciano a funzionare discretamente già a tutta apertura.
Va inoltre detto che la Lumix G2 che ho utilizzato è priva di specchio e quindi risente meno del problema delle vibrazioni.
In una giornata limpida la luce è tale che pur usando una sensibilità bassa (100 ISO) se si accetta di scattare a diaframma 5,6 si può contare sulla ragguardevole velocità di 1/1000 di secondo.

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