martedì 18 dicembre 2012

Il pascolo vagante nel terzo millennio

Mauro Corona non è esattamente in cima alla mia personale graduatoria degli scrittori di montagna, ma in questo caso "ci azzecca".
Se la prende con sindaci e amministratori locali dei paesotti alpini, «...branco di incapaci e furbastri che non muovono un dito per agricoltura e pastorizia ma permettono il proliferare di capannoni e ipermercati nei posti più belli delle regioni, in barba all'Unesco. La politica degli "arraffa" vede i pastori come invadenti, disturbatori, rompicoglioni e spesso maleducati, cui non spetta alcun diritto di territorio. Le autorità li denunciano per pascolo abusivo e non aprono bocca contro il furto di acqua, o la cementificazione di vecchi tratturi...»
(Mauro Corona in "Venti raccondi allegri e uno triste", grazie alla segnalazione del blog di Marzia Verona)

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