mercoledì 13 febbraio 2013

Il Sudtirolo di Lilli Gruber

Ripercorrendo la saga della propria famiglia, la giornalista traccia un affresco della società contadina sudtirolese dalla dissoluzione dell'impero austroungarico fino all'avvento del fascismo.
Non è solo una storia di famiglia, la minuziosa ricostruzione di figure e caratteri viene inserita sullo sfondo della grande storia.
Lilli Gruber compone uno spaccato del mondo agricolo della sua gente, così legata alla propria Heimat e all'Austria-Ungheria.
Descrive la reazione di questo mondo, fortemente tradizionalista e religioso, alla strafottenza ottusa del "nuovo padrone" italiano e fascista. Un rifiuto della umiliazione e dell'offesa che riguardò tutte le classi sociali, non ultimi i grandi possidenti terrieri.
👉Descrive il processo che, per reazione, portò alla successiva adesione al nazismo germanico, il "grande sbaglio" del popolo sudtirolese.
Non mancano le parole di difesa per i pochi che, nel mondo cattolico soprattutto, s'opposero al nazismo germanico così come al fascismo italiano.
Poco paludato ma ricco di informazioni, questo piccolo grande racconto famigliare certo farà conoscere meglio i trascorsi di questa terra al grande pubblico italiano.
La residenza agricola di Pinzon, il piccolo borgo della Bassa Atesina che fa da sfondo alle vicende ricostruite nel libro.

2 commenti:

  1. Scrive da giornalista, chiara e semplice. Non credo pretenda di essere di più. Ha girato il mondo e probabilmente sa di non aver fatto "alta letteratura". Credo sia un libro onesto, utile a chi non sa nulla di Krukki Sudtirolesi. Una specie di Baedeker della Heimat, diciamo. Spiegato con la scusa della saga famigliare (ma è tutto vero, pare). Ci sentiamo...

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