sabato 1 marzo 2014

Finalmente basta eolico in Val Venosta!

La prima a capire é stata la mafia siciliana: all'ombra delle energie alternative si possono fare ottimi affari mungendo soldi pubblici e col plauso degli ecologisti.
Le due pale che sopra Malles sconciavano il paesaggio sembravano messe lì
dal partito degli affari per celebrare sè stesso. Sono state silenziosamente
smontate e ora lo sguardo è tornato libero da San Valentino fino all'Ortles.
I danni naturalmente li paghiamo noi, ma almeno sappiamo che (volendo)...
La parola "ecologia", infatti, ha aiutato a trovare tanti volontari disposti a far da cerniera fra affarismo politico-criminale e cattiva amministrazione.
In Puglia, dove l'eolico ha potuto contare su numerosi "amici". Candela è un
paese fra l'Irpinia campana e la grande pianura del Tavoliere, verso Foggia.
Il metodo è nato al sud ma poi pian piano è tracimato verso nord.
Il confine tra Veneto e Trentino è oggi segnato da quattro grosse pale alla stretta di Rivoli, sui colli morenici del Garda. Si tratta di pale che sono quasi sempre ferme, è vero, ma per chi ce le ha messe questo è un dettaglio insignificante. L'importante è allungare le mani su soldi pubblici. Cosa fatta capo ha, come si dice.
👉Alla fine, la sciagurata mania dell'eolico s'era arrampicata fino a Passo Resia, prima una, poi due di queste cattedrali nel deserto erano sorte nei prati falciabili fra Malles e San Valentino.
La ditta costruttrice era la nota Leitner (impianti di risalita) e la commistione pubblico-privato aveva coinvolto i comuni di Glorenza, Curon Venosta, Malles, Sluderno, l’Azienda elettrica Prato e Stelvio, la Cooperativa energetica Oberland, il Consorzio elettrico Venostano.
👉Ora le pale sono sparite. Non credo che il ripensamento abbia motivi estetici, probabilmente da queste parti certe commistioni affaristiche e certe affinità mentali suscitano più sospetti che simpatia (o almeno così mi piace pensare).

2 commenti:

  1. Come è risaputo dove c’è da “mettere”le mani su soldi pubblici qualcuno si butta a capofitto,prima te le fanno mettere poi ti dicono non rendono,deturpano il paesaggio,bisogna toglierle,e ci mangiano ancora, ora che si è presentato questo problema con la guerra in Ucraina,a chi ha detto che deturpano il paesaggio e non rendono chiedo: vengo a casa tua a cucinare ?

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    1. Se proprio vuoi va bene. Preparati a spaccare la legna.

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