giovedì 6 marzo 2014

La vecchia ferrovia della Val di Fiemme

La "vecia ferovia" Ora-Predazzo è sepolta nel paesaggio, piegata da cinquant'anni di civiltà dell'automobile.
Il viadotto di Gleno, appena sopra Montagna.
Ma se si scende dall'auto e si sa cercare, qualche segno emerge ancora qua e là, in luoghi dimenticati dall'euforia cementizia che ha portato auto e seconde case dappertutto.
Sono angoli di territorio risparmiati più che altro per caso, grazie alla disattenzione o al disinteresse della speculazione edilizia, più attratta dalle zone sciistiche e dai centri maggiori.
Inaugurata nel 1917 e terminata nel 1919, é rimasta attiva fino al 1963.
La stazione di Doladizza nel 1917.

Ferrovia Val di Fiemme Ora-Predazzo
Il grafico del profilo altimetrico dei 50 chilometri da Ora a Predazzo.
Ferrovia Val di Fiemme Ora-Predazzo
L'orario estivo in vigore nell'anno 1937.
👉Le mappe in scala 1:25.000 dell'Istituto Geografico Militare non sono state aggiornate e riportano la situazione d'inizio anni '60, com'era prima che la ferrovia venisse chiusa e sostituita da un servizio di corriere, secondo la sciagurata mania dell'epoca. Il tracciato è perfettamente evidente, completo dei rettangolini che segnano le stazioni.
👉Il tratto Ora-Cavalese conserva buona parte del tracciato e quasi tutti gli edifici delle stazioni.
👉Da Cavalese a Predazzo, invece, il territorio è stato sconvolto dall'alluvione di capannoni seguita alla costruzione della "strada di fondovalle", uno sciagurato regalo di Mario Malossini al partito degli affari.
Una speculazione edilizia in grande stile che ha cambiato il profilo del terreno e distrutto le 4 stazioni tra Cavalese e Predazzo.
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La stazione capolinea di Ora dopo l'elettrificazione e il potenziamento seguiti al
passaggio dallo Stato alla società FEVF (Ferrovia Elettrica Val di Fiemme), che
avvenne nel 1929. (foto dal sito www.ferrovie.it)
Due parole sulla "vecia ferovia":
allo scoppio della prima guerra mondiale le ragioni militari spazzarono via tutti gli indugi degli anni precedenti.
I lavori di costruzione ebbero inizio nel 1916 e furono condotti celermente. La ferrovia venne realizzata a tempo di record in poco più di un anno tra la primavera del 1915 e il giugno del 1917, grazie al contributo fondamentale delle migliaia di prigionieri di guerra russi e serbi.
 Le date di apertura furono le seguenti:
Ora-Montagna 18/3/1917
 Montagna-Castello 15/4/1917
 Castello-Cavalese 23/6/1917
 Castello-Predazzo 1/2/1918
Ferrovia Val di Fiemme Ora-Predazzo
Sempre la stazione ma nel suo aspetto odierno. Rispettando l'originale disposi-
zione dei locali,  la lunga pensilina ospita ancora oggi l'esterno di un bar.
Ferrovia Val di Fiemme Ora-Predazzo
Il vecchio edificio non è stato abbandonato, oltre al bar ospita anche un teatro
amatoriale gestito da un'associazione culturale. Il recupero è stato attuato, per
una volta, con buon gusto, rispetto e senso della misura.
👉Alla fine della prima guerra mondiale passò nelle mani delle ferrovie dello stato italiano (febbraio 1919) che la mantennero sino al 1927, quando l'amministrazione venne affidata alla gestione di una società concessionaria appositamente costituita, la FEVF (Ferrovia Elettrica Val di Fiemme). La nuova società concessionaria iniziò subito i lavori di trasformazione dello scartamento da "austriaco" (da 76 centimetri) a "metrico" (da 1 metro) e di elettrificazione a 2600 Volt in corrente continua. Il servizio riprese il 28/10/1929.
👉Dopo la seconda guerra mondiale, negli anni del boom economico le ferrovie elettriche locali vennero raggruppate nella società di gestione FEAR (Ferrovie Elettriche Riunite), successivamente trasformata in SAD (Società Autotrasporti Dolomiti).
In altre parole il patto non scritto pro-Fiat e anti-ferrovie faceva sentire i suoi effetti anche da queste parti...
Ferrovia Val di Fiemme Ora-Predazzo
Il tratto da Ora a San Lugano era il più ripido e il percorso prendeva quota anche
grazie a viadotti in pietra. Nella foto le coltivazioni sopra Montagna, con la conca
di Bolzano sullo sfondo, viste dal viadotto di Gleno.
👉In breve tutte le piccole ferrovie locali vennero infatti chiuse, smantellate e sostituite da servizi di corriera (con la sola eccezione della Trento-Malè e del tratto Soprabolzano-Collalbo).
La ferrovia Ora-Predazzo venne chiusa al traffico il 10 gennaio 1963 e il materiale rotabile fu ceduto in massima parte alla FGC (Ferrovia Genova Casella) ove con profonde trasformazioni è tuttora in servizio. Il trasporto passeggeri passò alle corriere blu della FEAR e poi a quelle della SAD.
La linea svolse anche un servizio di trasporto merci, trasportando verso la Val d'Adige il legname semilavorato delle segherie sociali della Magnifica Comunità della Val di Fiemme, istituzione che affonda le radici nel medioevo e che giunge fino ai giorni nostri.
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In YouTube esistono filmati brevi sulla stazione di Ora e la costruzione della linea. Ci sono spezzoni di vecchi filmati e un clip sulla motrice EM-A1 a Genova-Casella. Da  non perdere le originali simulazioni di guida della motrice EM-A1 grigia, della motrice EM-A1 rossa ed anche dalla postazione di guida della motrice EM-A1.
Le tracce della Ferrovia Ora-Predazzo nel web:
oltre alla voce di Wikipedia, in rete ci sono diverse immagini e notizie, tra i quali segnalo, in ordine sparso:
● www.rotaie.it ● www.monsi.ch ● fevf.altervista.org ● www.ferrovieabbandonate.it ● www.trenidicarta.it ● www.mondomatica.it ● trainzitaliafoto.com

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