martedì 28 gennaio 2020

Al Lago di Braies? Andiamoci solo fuori stagione!

D'estate è quasi impossibile arrivarci, circondato com'è da ettari di parcheggi pieni di turisti frettolosi in cerca di gadget e di selfie.  
Lago di Braies
Negli anni dorati della "belle epoque" la cornice incantata di Braies ospitò monarchi
e possidenti da tutta l'Europa. D'estate è infrequentabile (e tentare d'inverno?).
C'è un bellissimo sentiero che corre tutt'attorno allo specchio d'acqua, rimanendo quasi sempre a pelo d'acqua: è il giro del Lago di Braies.
Solo che d'estate arrivarci è una corsa ad ostacoli.
👉Sarebbero quasi tutti in grado di camminarci, ma le mandrie di turisti-guardoni scesi dai bus e dalle auto intasano la valle fin dal primo mattino e fanno proprio passare la voglia.
👉La massa desiderante si imbuca soprattutto alla falsa baita sull'acqua del Terence Hill della fiction "Tre metri dal cielo" ma ignora bellamente o storico Hotel Lago di Braies, protagonista di ben altra storia, poco fiction e molto reale, una storia che si è dipanata nel Terzo Reich della "caduta degli dei" quando Hitler e compagni sgamavano di avere ormai i giorni contati.
Lago di Braies
Fino agli anni Novanta c'era solo la baracchetta del noleggio barche. Poi è arrivata la febbre della serie televisiva "Un passo dal cielo" con il Mario Girotti (il Terence Hill degli spaghetti-western) nelle vesti di guardia forestale. La foto è autunnale perchè qui, d'estate, è impossibile muoversi, c'è un pellegrinaggio mediatico che neanche quello religioso di Medjugorje...
Hotel Lago di Braies
Qui fece tappa la carovana dei "preziosi ostaggi" che i caporioni nazisti speravano di scambiare con condizioni di resa migliori: dall'ex-presidente austriaco Suschnigg a Nina Schenk, la vedova di Von Stauffenberg, l'eroico protagonista del tentativo di rovesciare Hitler. Nella carovana c'era anche un esponente della resistenza italiana che riuscì, appoggiandosi alla Wehrmacht, a sottrarre gli ostaggi alle SS il 30 aprile 1945, per poi consegnarli all’albergatrice Emma Heiss-Hellensteiner, che nel clima di fuggi-fuggi generale ne decretò la liberazione. Altri tempi.

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