Saliamo dalla Val di Sella all'ingresso della Grotta di Costalta (versante Valsugana dell'Altopiano di Asiago).
Bruno mentre cerca il percorso di uscita dal canalino nevoso. |
Il sentiero, ben tracciato e segnalato, sale nel fitto bosco di faggi e abeti. La cartina lo riporta fedelmente. La primavera è in ritardo e più in alto c'è ancora molta neve marcia che nasconde le tracce a terra e ci obbliga ad una continua attenzione al percorso. Tagliamo in orizzontale tre ripidi canalini nevosi. L'ultimo, più largo, è stato battuto da una slavina che lo ha riempito livellando il terreno. Attraversarlo non è un problema, ma se sbagliamo direzione richiamo di uscirne troppo in alto o troppo in basso e di infilarci in un sottobosco di cespugli mezzo coperti dalla neve che potrebbe sviarci dal percorso. La cartina non ci aiuta, ma la cartografia del GPS che abbiamo con noi sì, perchè permette di confrontare il percorso del sentiero sepolto dalla neve con la nostra posizione attuale. Il triangolino sullo schermo del Garmin ci guida così nel punto giusto, dove il sentiero esce da canalino e si infila nel sottobosco. E infatti, dopo qualche metro, ecco il rassicurante segno biancorosso della SAT sul tronco di un albero!
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