E' stata costruita sotto l’Impero Austro-Ungarico e nel 1909, quando fu inaugurata, era la più lunga ferrovia elettrifica dell'Impero asburgico.
"Ci metteva 4 ore a percorrere 60 Km!. Forse è per la sua velocità che la gente del posto la chiamava “la vaca nonesa”, o forse per il suono delle sue trombe. La motrice aveva caratteristiche omogenee agli altri mezzi dell'epoca: due pantografi ad archetto, cassa in doghe di legno e ambiente con panche pure in legno. Spartana, ma elegante. Al centro era presente un bagagliaio abbastanza voluminoso che separa due scompartimenti di prima e terza classe." (dal sito web scalann.wordpress.com) |
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Oltra alla motrice passeggeri, c'era anche una motrice merci, destinata al servizio commerciale. |
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Le fermate principali erano a Mezzolombardo (nella foto) e Mezzocorona, con le sue due stazioni (Borgata e Ferrovia, la seconda vicino alla stazione delle FS). Tra Mezzolombardo e Mezzocorona il binario è a doppio scartamento, quindi a tre rotaie: un raccordo ferroviario utilizza il tracciato della tramvia (che ha uno scartamento di 1000 mm) anche per il trasporto merci a scartamento normale. Il raccordo era chiamato dai locali “La Retta” o anche la “Ferratela”. |
Anche a Lavis, come a Mezzolombardo, il tracciato ferroviario attraversava il centro del paese, assumendo l'aspetto di una tramvia. |
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La stazione Torre Verde, capolinea della Trento-Malè fino agli inizi degli anni Sessanta, quando venne spostata in Piazza Centa. Per un'inquadramento storico più ampio vedi anche il sito ilmulo.it. |
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La storica "vaca nonesa" affiancata dai vagoni entrati in servizio con la ristrutturazione del 1962, che spostò la stazione di Trento da Torre Verde alla meno centrale Piazza Centa. |
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La locandina del 1909 che ne annunciava l'entrata in servizio. |
Caratteristiche del tracciato della Ferrovia Elettrica Trento Malé:
👉la linea aggiornata negli anni cinquanta è una ferrovia a binario singolo a scartamento metrico (da 1000 mm). La trazione è elettrica a 3000 V in corrente continua. Le rotaie sono di tipo Vignoles da 50 kg/m, posate su traverse biblocco système Vagneux con attacchi Nabla.
👉Il tratto tra Trento e Gardolo è a doppio scartamento a tre rotaie per permettere il transito di convogli merci a scartamento ordinario da 1435 mm tra la ferrovia del Brennero e l'ex stabilimento della Ignis.
👉Il tracciato ha una pendenza massima del 50 per mille, mentre il raggio di curvatura minimo è di 80 metri. Presenta ventitré ponti, il più lungo dei quali misura 456 m. Il ponte di Santa Giustina, sul greto del Noce è lungo 78 metri ed alto 140 metri. È stato realizzato nel 1959 e all'epoca era il più alto ponte ferroviario del mondo.
👉Le gallerie sono dodici, per una lunghezza totale di 4710 m. Vi sono diciotto passaggi a livello, alcuni dei quali sono in via di eliminazione grazie all'opera di interramento della ferrovia tra gli abitati di Zambana e Lavis. Lungo il percorso sono presenti ventuno stazioni e fermate.
👉La velocità massima dei convogli è di 90 km/h.
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