lunedì 11 ottobre 2010

La riscoperta dell'uva fraga, che finisce in tavola

Il fragolino, il clintòn e il bacò per decenni sono stati i vini del popolo, quel popolo abituato a bere di tutto, anche l'alcol metilico. Ma oggi...
Il fragolino dell'uva fraga fa parte del terzetto dei "vini proibiti" assieme al clintòn e
al bacò, prodotti con vitigni altrettanto robusti e profumati importati dall'America per
arginare l'epidemia di filossera. Per decenni furono i vini del popolo.
Poco stimata dai gourmet, l'uva fraga, usata per produrre il discusso vino fragolino, è però molto resistente al freddo e soprattutto necessita di poche cure. Diciamo pure di nessuna cura, tanto che si può utilizzare il grappolo appena colto senza nemmeno lavarlo.
👉Quando viene la fine dell'estate i suoi grappoli diffondono nell'orto un gradevole aroma e messi in una terrina funzionano anche da deodorante anche in casa. Ed in più è pure buona da mangiare. Tutti ottimi motivi per continuare a tenerne qualche pianta, anche se davvero molto vecchia: per fortuna mica devo partecipare a qualche wine-festival...
Oggi l'uva fraga viene riscoperta come uva da tavola. Nella foto l'erbarìa galleggiante del Ponte dei Pugni a Venezia con una cesta di uva fraga in primo piano (settembre 2023: e non ve la regalano).



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