Il "Ristorante Cima 12" si trova all'imbocco della Val di Sella, alla periferia di Borgo Valsugana, proprio in vista di Cima Dodici. Sul posto è noto come "dal Grepia" ed è anche una buona tappa per chi torna dall'Eremo di San Lorenzo o da una traversata della dorsale dell'Armentera. |
La scomparsa delle locande e delle trattorie s'è portata dietro la sparizione di certi piatti casalinghi diffusissimi, di pronta fattura e a basso costo.
Pietanze buone e semplici passate da una generazione all'altra sono state soppiantate da improbabili accostamenti basati più sull'aspetto che sulla sostanza, roba che non deve piacere ma "sorprendere" e "emozionare".
D'estate si mangia fuori, in mezzo al verde, d'inverno nella sala da pranzo sepa- rata dal bar. Si mangiano frittata e patate in padella, canederli in brodo, gulasch con polenta e patate. Fa il paio col "Pozzo" di San Lorenzo, sul Carso triestino. |
Nelle periferie e nei paesi, qualcosa si trova ancora. Basta chiedere agli indigeni, per esempio al pompista del distributore.
👉Al "Cima 12" si mangia quello che c'è in cucina, le scorte possono cambiare da un giorno all'altro, e questo spiega la mancanza di un menù "alla carta".
Quello che non cambia è lo stile, ci sono i primi "da camionista", le patate in padella, i canederli, il gulasch, la peperonata, le frittate di uova, insomma quei "piatti della casalinga" che riflettono un perdurante legame con le tradizione e le identità del territorio. Trovatemi un posto dove si possa ancora ordinare una frittata, come qui al Cima Dodici!
👉P.S: sembra fatto apposta per tenere lontani i bamboccioni trend&brand, che infatti lasciano recensioni desolate: "che tristezza!!!!!!!!!!!! cibo mediocre servito con nn curanza in un locale vuoto in piena stagione".
Nessun commento:
Posta un commento