giovedì 26 maggio 2016

A occhio nudo dai Colli Euganei alle Alpi Giulie

Quando dopo un furioso temporale s'alza un vento teso, la laguna sembra arrivare fino alle Alpi.  Si palesa alla vista  una geografia che di solito è celata da una leggera cortina di foschie e di vapori.
Pellestrina
I Colli Euganei, con al centro il Monte Venda (600 metri). L'obiettivo è un 35 mm.
Le distanze si contraggono e l'occhio si allunga. Dietro i filari di pioppi che contornano la laguna compare una sequenza di cime che sembrano proprio a portata di mano. Da qui si vede l'arco alpino...
👉Ci è successo a Pellestrina, l'esile striscia di terra fra Chioggia e il lido di Venezia, dopo una lunga scarpinata sotto la pioggia. Quando è tornato il sereno, l'aria mantenuta tersa da un vento teso scopre una infinita corona di rilievi, cime e gruppi alpini.
Pellestrina
La parata di gruppi alpini inizia dalle Piccole Dolomiti e finisce con le cime slovene delle Alpi Giulie. Aiutandomi con Peak Finder piano piano riesco a riconoscerli, e solo allora capisco di aver avuto una bella botta di culo. Uno spettacolo così è piuttosto raro, di solito i monti restano nascosti dalla foschia padana persino quando il cielo è azzurro e la giornata serena.

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