Ariosa sgambata di primavera, favorita dalla giornata di sole e dall'esposizione del percorso, quasi interamente rivolto a sud, verso la Valsugana.
Dalla Cima del Bortolo si vede la prima metà del percorso: sulla sinistra abbiamo la cresta rotta di Cima Valpiana con la Herta Miller Haus, un po' più in basso a destra il Monte Setole che sovrasta i prati delle due vecchie malghe: Malga Valpiana e Malga Cere. Sullo sfondo il largo nodo innevato di Cima d'Asta. |
Alla ex-Malga Cere gli edifici sono stati ristrutturati e ora ospitano un agritur (chiuso al momento) e un posto-tappa della fantomatica "Ippovia del Trentino" Orientale". Sullo sfondo, al centro della Val Calamento, il Monte Croce.
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Dallo spiazzo dei tronchi parte un bel sentiero "di antica origine" che rimonta il bosco fino a sbucare nei prati di Malga Cere. E' il sentiero SAT 398, ottimamente tracciato e in perfette condizioni, un morbido nastro di aghi d'abete che sale zigzagando senza far sentire la fatica e che scodella il viandante nei grandi prati di Malga Cere.
Scarica la traccia GPS da Wikiloc. |
Da qui proseguo la mia escursione solitaria puntando a Nord,verso la forcella Maddalena, una insellatura fra il Monte Setole e Cima Valpiana, per il resto deciderò poi.
Cielo sereno, tempo bello, terreno pulito e venticello teso spingono a proseguire: transito dall'"Herta Miller Haus" (appena rifatta è già mezza in rovina) e raggiungo la vicina Cima del Bortolo evitandogli accumuli di neve.
👉L'idea è scendere a Malga Ziolera e da lì chiudere l'anello scendendo al ristorante Malga Baessa. Senonchè il sentiero - sinora ben segnato e sempre evidente - sparisce nel nulla, complici le grandi macchie di neve che complicano tutto.
Comunque (grazie al GPS e
ai tracciati OpenStreetMap) in qualche modo arrivo a Malga Ziolera, dove incoccio (gradita sorpresa) in Livio, uno degli animatori SAT di Borgo, già incrociato nel Web. 👉Si offre di accompagnarmi fino alla sua auto, nei pressi di Malga Valsolero di Sopra, e da lì darmi uno strappo fino allo spiazzo dei tronchi, dove mi aspetta la Jimny. Bella variante di programma, lungo un percorso mai fatto e non segnalato. Certo che ci sto.
Il sentiero è un un lungo traverso nel bosco, ben tracciato e in ordine, che mette in comunicazione Malga Ziolera con Malga Valsolero di Sopra senza perdite di quota. Però non è segnato sulle cartine del GPS ed è privo di segnali biancho-rossi.
Il piacevole incontro ha aggiunto sale alla giornata. Ci lasciamo ripromettendoci di sentirci. Sì, è stata proprio una bella giornata.
Quote e dislivelli:
Quota di partenza: m 1.305 (parcheggio allo spiazzo dei tronchi in Val Calamento)
Quota di arrivo: m 1.750 (parcheggio a Malga Valsolero di Sopra lungo la strada per il Passo Manghen)
Quota massima raggiunta: m 2.343 (Cima del Bortolo)
Dislivello assoluto: m 1.038
Dislivello cumulativo in salita: m 1.363
Dislivello cumulativo in discesa: m 904
Lunghezza con altitudini: km 13,7
Tempo totale netto: ore 4:30
Difficoltà: EE
Descrizione del percorso: dal parcheggio (m 1.305) si prende il sentiero (tabella bianco-rossa) che sale a zig-zag nel bosco fino alla ex-Malga Cere (m 1.713). Dall'edificio dell'agritur si prende il sentiero SAT 398 (tabella) seguendone la traccia che risale la Val Maddalena fino all'omonima forcella (m 2.143 - palina segnaletica). Dalla forcella si prende a sinistra risalendo il monte Valpiana per giungere in breve alla Cresta di Valpiana da dove (m 3.330 circa - tabella) ci si dirige verso la "Herta Miller Haus" che si supera per giungere in breve alla Cima del Bortolo (m 2.334). Il tratto che dalla cima scende alla Malga Ziolera è il più sbifido (specialmente in caso di neve) anche perchè non tracciato nè segnato: ci si muove ad occhio e la traccia GPS può senz'altro aiutare (la mia è stata registrata quando ancora c'era parecchia neve che può aver coperto tratti di maroccare sbifide). Arrivati a Malga Ziolera (m 1.926) si imbocca il sentiero SAT 361 (tabella) per Malga Baessa ma dopo poco, giunti alla palina segnaletica di quota 1.900 circa lo si lascia per imboccare la traccia che si dirama verso destra e si infila nel bosco alle pendici del monte Valsolero. Il sentiero è privo di segnaletica ma è ben tracciato e sempre evidente. Con un lungo traverso ci porta fino al parcheggio presso Malga Valsolero di Sopra (m 1.750 circa) lungo la strada che sale al Passo Manghen. Nota: per evitare una lunga scarpinata di ritorno su asfalto servono due auto.
Come arrivare: si lascia la strada statale 47della Valsugana all'altezzadi Borgo prendendo per Telve e proseguendo per la Val Calamento (direzione Passo Manghen) fino ad arrivare al parcheggio in corrispondenza del deposito di tronchi della Guardia Forestale che si trova un chilometro prima del ristorante Baessa.
Il link a Picasa non funziona (almeno a me)
RispondiEliminaBel giro anche per me, è stato un piacere conoscere l'autore di questo bel blog.
RispondiElimina(Pure a me non funziona il link di Picasa.)
Grazie a te per avermi fatto conoscere il sentiero da malga a malga, di cui non sospettavo proprio l'esistenza. Alla prossima!
EliminaE avete ragione entrambi. Come già successo in passato, mi ero dimenticato di settare su "pubblica" la visibilità delle foto. Ora dovrebbe funzionare, e vi chiedo scusa a nome del mio neurone unico in servizio.
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