martedì 30 agosto 2016

Finalmente sul Turrion Basso! (Brenta)

Questo isolato sperone roccioso accende la fantasia di chi risale la Val Flavona puntando al Brenta centrale: sembra tratto da una tavola di Galeppini, l'insuperato illustratore di Tex Willer.
Turrion Basso
Dopo anni di rinvii, finalmente ho ficcato il naso su questa evocativa cima di roccia stratificata, un ferro da stiro appoggiato sulle verdi praterie dell'alta Val S.Maria Flavona, proprio al centro delle Dolomiti di Brenta. Cambia aspetto a seconda del lato da cui ci si avvicina: a volte prua rocciosa, a volte sperone, a volte ardito torrione, a volte lama di coltello. Sempre troppo vicina per i larghi giri nel Brenta e sempre troppo lontana per le rapide uscite vicino a casa. E oggi, finalmente...
Turrion Basso
E' un affilato montozzo che si erge isolato nelle vaste praterie comprese tra il Gro-
stè, Malga Flavona e il Passo della Gaiarda. Si sale dalla parete Ovest, quella rivol-
ta verso il Grostè (al mattino è in ombra).
Vedi le altre foto in Google Photo.
La sua modesta altezza non ha mai suscitato l'attenzione degli alpinisti, anche perchè lo scenario dolomitico che lo circonda è veramente imponente.
L'escursionista ha una sola chance: il canalino che collega il vasto ghiaione accumulatosi alla base della lunga e verticale facciata Ovest con il pianoro di vetta. E' la parete che guarda verso il passo del Grostè, quella  meno scenografica.
Ed è appunto da lì che "saliamo".
GPS Turrion Basso
Per rimontare il ghiaione è consigliabile scegliere un percorso abbastanza diretto,
come il ramo più in alto della traccia arancione, che noi, invece, abbiamo percorso
scendendo.
Scarica la traccia GPS da Wikiloc.
Abbiamo infatti scelto la via più breve e facile: la stazione a monte della funivia è più o meno alla stessa quota del Turrion e i 600 metri di saliscendi che s'accumulano lungo il percorso sono perlopiù su comodo sentiero.
Solo il ghiaione "rompe": sassi troppo piccoli per sostenerti ma troppo grossi per piantarci il piede. In pratica, un continuo gioco di equilibrio finchè non s'arriva all'imbuto roccioso che dopo qualche metro di facile roccia sbuca sul vasto pianoro sommitale: un tavolato piatto che s'inclina in salita verso Sud, dove - a 2.384 metri - c'è l'ometto di vetta.
Turrion Basso
Dall'ometto di vetta: vista verso Nord, con la catena settentrionale del Brenta sulla
sinistra e il Gruppo della Campa a destra.
Turrion Basso
Dall'ometto di vetta: vista verso il Passo del Grostè con Cima Falkner e Cima del
Grostè sulla sinistra e la Pietra Grande sulla destra.
Quote e dislivelli (dati del GPS + carta tecnica provinciale):
Quota di partenza/arrivo: m 2.420 (stazione a monte funivia del Grostè)
Quota massima raggiunta: m 2.385 (cima del Turrion Basso)
Dislivello assoluto: m 35
Dislivello cumulativo in salita: m 655
Dislivello cumulativo in discesa: m 658
Lunghezza con altitudini: km 7,9
Tempo totale netto: ore 3:00 AR
Difficoltà: E-EE

Descrizione del percorso: la traccia GPS toglie ogni problema di orientamento e rende superflua la descrizione dettagliata. Attenzione: il ghiaione che porta all'imbuto-camino è infido e senza traccia. Il mini camino ha un breve passaggio di I-II grado in roccia. Sul ghiaione il percorso più agevole è quella da noi seguito al ritorno (in colore verde nelle foto-ritaglio).

Come arrivare: dal Passo Carlomagno (vicino a Madonna di Campiglio, ampio parcheggio a pagamento) parte la funivia del Grostè, che ci scarica al Passo Grostè.

Nessun commento:

Posta un commento