E' un libro sulla figura del conte di Lovelace, che fu cliente di lusso di Michele Bettega e Bortolo Zagonel sulle Pale di San Martino (e non solo) tra la fine dell'800 e l'inizio del 900.
Ralph Gordon Milbanke King (1839 – 1906), noto anche come Conte di Lovelace, fu tra gli ultimi protagonisti della pionierismo alpinistico nelle Alpi.
Il personaggio, eccentrico e snob quanto basta, si accompagnò spesso alle celebri guide primierotte Michele Bettega e Bortolo Zagonel e faceva parte dell'elite britannica dell'epoca. Era nipote di George Byron e la madre, Ada Byron è ancor oggi ricordata per i suoi studi pionieristici sui computer.
Il Conte frequentò figure di spicco di quel periodo leggendario, tra cui l'incredibile Gertrude Bell. Fu un lord antimperialista, che dal suo seggio parlamentare difendeva la libertà del Sudan e sosteneva l'autogoverno dell'Irlanda, un esponente di quel bel mondo popolato da borghesi e nobili benestanti, colti, cosmopoliti e in aperta polemica col perbenismo vittoriano in cui erano cresciuti.
Fabrizio Torchio, "Un Lord sulle Dolomiti", a cura della
Società degli Alpinisti Tridentini, Trento 2009, pagg. 159.
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