venerdì 1 febbraio 2019

Il progetto del nuovo Rifugio Tonini (quell'altro era andato distrutto nell'incendio del 2016)

La globalizzazione ha influito sul nostro modo di pensare l'architettura. Prima c'era una sorta di architettura regionale che aveva a che fare con faccende come il clima, gli usi e costumi, i materiali e le 
nuovo rifugio tonini
Il rendering del progetto. Due bei garage come qualsiasi villetta da periferia urbana.
abitudini locali eccetera.
Oggi a Bilbao troviamo un edificio di Frank Gehry che non ha nulla a che vedere con i materiali locali e lo stesso accade anche nelle Alpi, per esempio con il nuovissimo rifugio Monterosahütte sotto al Cervino.
👉Tutt'al più i materiali locali possono diventare oggetto di "citazione colta", qualche listello di "abete di risonanza" appoggiato sopra il cemento costa comunque meno dell'intonaco.
👉Ma dove l'estetica globalizzante non transige è nelle linee generali e nella composizione architettonica:  le scelte progettuali devono essere buone per tutti gli usi, dal distributore di benzina alla casetta middle-class, perchè devono essere impiantabili dentro qualsiasi paesaggio e addosso a qualsiasi cultura.

Nessun commento:

Posta un commento