La globalizzazione ha influito sul nostro modo di pensare l'architettura. Prima c'era una sorta di architettura regionale che aveva a che fare con faccende come il clima, gli usi e costumi, i materiali e le
Il rendering del progetto. Due bei garage come qualsiasi villetta da periferia urbana. |
Oggi a Bilbao troviamo un edificio di Frank Gehry che non ha nulla a che vedere con i materiali locali e lo stesso accade anche nelle Alpi, per esempio con il nuovissimo rifugio Monterosahütte sotto al Cervino.
👉Tutt'al più i materiali locali possono diventare oggetto di "citazione colta", qualche listello di "abete di risonanza" appoggiato sopra il cemento costa comunque meno dell'intonaco.
👉Ma dove l'estetica globalizzante non transige è nelle linee generali e nella composizione architettonica: le scelte progettuali devono essere buone per tutti gli usi, dal distributore di benzina alla casetta middle-class, perchè devono essere impiantabili dentro qualsiasi paesaggio e addosso a qualsiasi cultura.
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