La Capanna Cervino nacque negli anni Trenta su impulso di Alfredo Paluselli, un pioniere del turismo locale che voleva “la scuola di sci”.
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La Capanna Cervino negli anni Trenta. Il nome fu scelto in onore del Cimon della Pala, soprannominato il “Cervino delle Dolomiti”. |
Guida Alpina e conoscitore delle Dolomiti, Alfredo Paluselli individuò il luogo dove mettere in piedi la sua scuola, la prima nelle Dolomiti, e predispose nel suo laboratorio da falegname di Ziano di Fiemme i pezzi che avrebbero dato vita alla Capanna Cervino.
Era un tipo innovativo anche nella tecnica costruttiva della sua "capanna", che divenne uno dei primi esempi di edificio prefabbricato.
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Alfredo Paluselli ideò e realizzò nel 1931 la Capanna Cervino. |
👉Iniziò ad offrire ai suoi ospiti i primi "pacchetti vacanze" comprensivi di lezione di sci, vitto ed alloggio, trasporto da Paneveggio a Passo Rolle con vetture private istituendo una sorta di servizio navetta, dopo aver progettato e realizzato due piste da sci che da Passo Rolle attraverso la foresta dei violini, arrivavano a Paneveggio dove potevano riposare presso l'albergo preso in gestione dallo stesso Alfredo, per poi risalire a Passo Rolle.
I clienti soprattutto stranieri (tedeschi ed inglesi) erano sempre di più.👉Arrivarono poi gli anni della guerra e del dopoguerra dove il turismo era solo un lontano ricordo.
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Nel 1946, dopo la guerra, Alfredo Paluselli fu costretto a vendere la Capanna Cervino al Sig. Dagostin di Cavalese, un commerciante di legname che la diede in gestione al fratello di Alfredo, Giovanni Pauselli il quale riuscì nel tempo a riscattarne la proprietà ed a gestirla fino agli anni '90. Nel 1996 la Capanna Cervino è stata acquistata dalla famiglia Mich di Predazzo. (testo e foto in bianco-nero dal sito della Capanna Cervino). Si trova poco sotto la più nota Baita Segantini.
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