domenica 27 dicembre 2020

Perché rileggere "In Patagonia" di Bruce Chatwin

Quello che sembrava un libro di viaggio, é in realtà "una formidabile galleria di antenati in fuga" (*). E' una rassegna di disadattati di incerta
In Patagonia
Scritto nel 1977 e da rileggere assieme a "Patagonia Express. Appunti dal sud del
mondo" di Luis Sepùlveda, recentemente scomparso per Coronavirus,.
provenienza, irregolari che scappano verso la estremità del mondo, in fuga dagli sceriffi, dai fallimenti e dalle batoste, fiaschi, jatture, debacle personali e delusioni cocenti.
"Storie slegate, certo. Ma ciascuna di esse è un romanzo in sedicesimo. La circumnavigazione mondiale di Magellano e quella di Darwin sul brigantino Beagle, la vecchia pista di Arroyo Pescado, la ricerca della pelle del milodonte, il rifugio del bandito Butch Cassidy, la leggenda della Città di Cibola piena d’oro e pietre preziose, la grotta di Last Hope Sound, la storia dell’indio Jemmy Button: da ognuna di queste storie Chatwin avrebbe potuto trarre un libro" (*).
Il libro è dunque soprattutto una raccolta di vite irregolari di tipi originali, spiantati, storti, nomadi, esiliati o comunque in fuga dal loro mondo, gente che ha trovato nel viaggio una via di fuga verso un rifugio possibile.

(*) ho rubato queste parole da un
articolo di Paolo Rumiz.

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